Viaggio verso la grecia
Data: 22/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Alvertn
... “splendidamente, non so se è la stanchezza di ieri o la tenda o tu, ma ho dormito meravigliosamente come un angioletto”
“e si un bell’angioletto nelle braccia di un assatanato diavoletto”
Mi guarda e sorride.
Il mio cazzo non è a riposo, ma agitato. Mi alzo e non faccio nulla perché Aleassandro non noti lo stato di irrigidimento.
Anche lui si alza e anche lui ha il cazzo duro. La mattina succede spesso a tanti maschietti, e nemmeno lui fa nulla per nasconderlo.
“Vedo che anche tu la mattina ti alzi in tiro. Succede spessissimo anche a me e quando posso mi sego per aflosciarlo, altrimenti mi resta duro per un bel pezzo.”
Gli rispondo “si succede anche a me e se trovo qualcosa di più della sega meglio, non credi?”
“e si ci credo.”
In piedi ai servizi per bisogni corporali e lavaggio. Poi colazione , smontaggio tenda, il carico di tutto in auto. Alla reception per pagare e partenza.
Il viaggio prosegue, la strada è ancora lunga
Cambio di guida e mentre Alessandro è al volante mi soffermo a guardargli il pacco chiuso nei pantaloni cortissimi.
Non è in tiro almeno non mi sembra, non vedo movimenti e lui guarda concentrato davanti la strada che corre. Lo osservo concentrato anche io
“Ma che guardi così inebetito?”
“Mi stavo perdendo in pensieri strani, si inebetito”
“Dai riprenditi, torna alla realtà. Dimmi che pensavi, la strada è ancora lunga e un po’ di conversazione fa bene “
Sono perplesso, racconto una cazzata o gli dico quello ...
... che pensavo veramente. Il silenzio che mi sembra brevissimo mi viene interrotto” e dai mica hai segreti con me, anche se è una cazzata ci ridiamo assieme, forza racconta”
Faccio un sospiro lungo, mi preparo, rompo gli indugi e se va male dico che era una cazzata.
“ecco, mi sono perso a guardare il tuo pacco, con quei pataloncini così corti sei uno schianto e Stamane mica mi son segato.”
Resto zitto, per me l’aria attorno è gelata anche se il caldo si fa sentire, attendo sulle spine un suo pronunciamento, una sua risposta, un suo pensiero. Un si un no, un sei cretino o . una cosa qualsiasi ma non un silenzio che perdura.…
“Ma che bravo… mi osservi il cazzo mentre guido, mi osservi di nascosto per paura di vederlo?, dai abbassa i pantaloncini…. “
Non finisce di dirlo che impunta la schiena sullo schienale e solleva il culo. Io approfitto per abbassare alle ginocchia i pantaloncini. Nulla sotto, solo il pube con un poco di pelo e un bel cazzo che sormonta una bella borsa gonfia .
“Ma che bello spettacolo, un bel cazzo davvero”
“Bene, anche io non mi son segato stamane e visto che guido a te farmi sborrare. Mi raccomando fatto bene, piacevole, non in fretta tempo e strada ne abbiamo tanto davanti.”
“Tranquillo, vedrai che te lo tratto meglio del mio, come un principino.”
Mentre parliamo il suo cazzo si muove e ingrossa a vista d’occhio, il mio pure ma lo sento solo io.
Innanzi lo palpo, lo impugno, lo accarezzo lo seguo per la lunghezza, mi approprio ...