1. Candida come il sole [Cap. 2]


    Data: 24/08/2019, Categorie: Etero Autore: Lady_Strega, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo quello scambio di immagini in giardino erano giorni ormai che Andrea non era più presente e questo iniziava a incuriosirmi, devo dire che sentivo la mancanza di stuzzicarlo mettendomi in mostra.Mentre cercavo una soluzione a questa mancanza caso volle che mi giunsero le voci dei miei vicini, con indifferenza andai in giardino ad annaffiare i fiori; apparentemente occupata col giardinaggio ascoltavo ciò che i due si stavano dicendo sull�uscio di casa.-Si ho capito- disse con voce infastidita Andrea.-Spero che non sia come hai capito l�altra volta- gli fece eco sua moglie.-Ma tu non dovevi partire? Vai, altrimenti perdi il treno- egli la liquidò.Senza dar nell�occhio con calma terminai di annaffiare gli ultimi fiori e con passo pacato ritornai in casa mentre un�idea iniziava a prender corpo nella mia mente.Erano da poco passate le diciannove quando andai a farmi una bella doccia rilassante, con lenti gesti mi insaponai il corpo per poi risciacquarlo con l�acqua leggermente fredda.Dopo essermi asciugata per bene iniziai a massaggiarmi la pelle con della crema idratante dopo di ché iniziai a studiare gli indumenti all�interno del mio armadio, volevo qualcosa di semplice e allo stesso tempo seducente; il mio sguardo cadde su una camicetta rossa particolarmente carina, impreziosita da una rosa in rilievo sul lato sinistro, poi decisi di abbinarci un paio di jeans chiari e sandali coi tacchi, per l�intimo poi indossai un completo porpora formato da reggiseno a balconcino ...
    ... che copriva a stento i seni e un sottilissimo perizoma con del pizzo sulla parte posteriore.Finalmente vestita mi sistemai i capelli raccogliendoli disordinatamente, un filo di trucco e un soffio di profumo, l�immagine di me riflessa allo specchio era molto soddisfacente; con un espressione da brava ragazza scesi da basso e annunciai a mia madre che sarei uscita con gli amici, ormai erano le venti e quarantacinque.Finalmente fuori casa terminai di sistemarmi, mancava ancora un piccolo particolare la mia camicetta appariva troppo abbottonata, con un semplice gesto sbottonai il secondo bottone; lui essendo più alto di me sarebbe riuscito a sbirciare nella scollatura. Con un sorriso soddisfatto mi incamminai verso la villetta di fianco alla mia, dalla finestra si potevano vedere le luci accese e sapevo che sua moglie era partita quindi suonai il campanello.Dopo alcuni minuti venne ad aprirmi la porta visibilmente sorpreso, questa volta non aveva occhiali che celavano il colore delle sue iridi e potevo vedere i suoi occhi scuri che ora mi guardavano interrogativi, il suo corpo era fasciato da una maglietta blu dal taglio semplice ed un paio di bermuda ai piedi degli infradito maschili; da quella vicinanza era davvero bello.-A cosa devo questa visita?- esordì arcuando un sopracciglio con aria diffidente.-Buonasera!- risposi con un sorriso -In tutta sincerità visto che non era più a lavorare in giardino ho pensato che abbia terminato il romanzo--Anche se fosse?- il suo tono era ...
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