1. L'arena, il combattimento e la morte


    Data: 26/08/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... d’uomini. Un toro "di mala leche". Vorrebbe mettergli un po’ di trementina negli occhi per non farlo vedere bene… ma Junio rifiuta. Non sono cose per lui. E’ l’ora… E’ esperto Junio ma l’attimo dell’entrata nell’arena gli causa la stessa emozione della sua prima volta. La sfilata dei matadores e delle loro quadriglie entrando dal paseíllo, preceduti dagli Aguacildes, araldi a cavallo che chiedono simbolicamente il permesso di fare entrare i toreri. Dei Banderilleros, dei Picadores e l’omaggio alle personalità davanti al palco presidenzial… al Presidente de corrida e alle autorità. E il saluto alla folla e il boato di risposta della stessa. Vede Ynez… a fianco di suo marito, il Presidente. E mentre il torero di turno lavora il primo toro della giornata di corrida. Lui, da dietro la barricata, come assente, pensa alla notte precedente, alla sua rabbia, alla sua gelosia. Alle sue ripetute richieste, assillanti, di confermargli, di dirgli che non è vero quanto si dice. Che lei… Ynez, si vede anche con il giovane torero Manuelito, che è anche la sua amante. E la sua rabbia immensa. Le strappa i vestiti di dosso, e la butta sul letto e la prende. La possiede con violenza, una… due volte. E la donna gode di questo, gode della forza con la quale lui instancabile la prende e inginocchiata, testa sul letto, in preda all’orgasmo… lo provoca ancora, mentre muove invitante il suo splendido culo. -… acà… toro… acà… - e ancora… in preda alla lussuria... -...matame…. mata tu vaca… matame… ...
    ... mata tu puta… matame hombre… - E lui… che si perde su quel culo, largo… pieno… liscio… sodo, e affonda il suo cazzo duro come una spada fra le sue cosce e la penetra, la penetra con tutta la sua rabbia, entra nel suo bagnato, esce e lo rimette ancora, con lei che gode, che gode dei suoi molteplici orgasmi… Lei che alimenta la sua pazzia, che strumentalizza la sua gelosia, tutto… tutto per il suo piacere. Lo usa… li usa… Usa l’emozione che prova nel vedere uomini rischiare la vita, il loro coraggio, il sangue e la morte, usa loro, i matadores, per sentirsi viva. Per dimenticare gli anni che scorrono veloci, la gioventù che sfuma e la sua infelicità. Li usa come oppio…. Ora è sopra di lui, lo cavalca, sente la grossa verga riempirla. Gode ancora. E vuole di più… Vuole essere aperta, vuole godere del momento doloroso di lui che entrerà nel suo culo. Pensa a Manuelito, mentre Junio la possiede e penetra violento nel suo fiore fra le natiche e che entra in lei fino a sbattere contro le sue natiche piene. Lei gode e pensa a Manuelito, che andrà a trovare dopo la corrida, pensa a come accarezzerà quel corpo sottile di gitano, di come sarà sudato e saprà dell’odore forte di toro, di sangue e di morte. A come prenderà in bocca quel cazzo d’adolescente, a come berrà il suo sperma. Pensa che è stata la sua prima donna, lui ancora vergine e questo la fa impazzire. Pensa che darà anche a lui, al giovane Manuelito, il fiore scuro del suo culo. Lo vuole. Junio ricorda le sue assicurazioni ...