1. L'arena, il combattimento e la morte


    Data: 26/08/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... siano inferte più di due ferite, poi, assieme al suo mozo de espada e ai peones, entra nell’arena a distrarre il toro affinché i picadores possano uscire. Uno dei cavalli è stato gravemente colpito dalle corna dell’animale e uscendo lascia una scia di sangue e di interiora, una ulteriore emozione per la folla. Il tercio de banderillas… Con questo toro lui stesso conficca le banderillas sul dorso del toro, provoca le sue cariche esclusivamente con i movimenti del proprio corpo, lo spinge alla carica e un attimo prima dell’incornata si toglie dall’impatto mortale, conficcando contemporaneamente e profondamente le banderillas, per tre volte. Vuole dimostrare la sua grandezza, vuole l’applauso, vuole l’amore del suo pubblico, vuole Ynez. Le banderillas rendono il toro ancora più furioso. Il tercio de muleta… Ora il toro ha sul dorso le banderillas e comincia a dare segni di cedimento, e Junio dà inizio alla fase della lidia. Depone l'ampio e pesante capote e lo sostituisce con la muleta, un drappo più piccolo di flanella scarlatta, avvolto intorno a una gruccia lignea che lo mantiene disteso in modo da poterlo impugnare con una sola mano. Nell'altra, nascosta dietro la schiena, impugna già la spada di cui si servirà per il colpo mortale. Danza con il toro. Lo provoca e si toglie dalla linea di attacco con estrema eleganza. Propone tutto il suo repertorio e la folla lo premia ad ogni suo movimento con il suo… Olè….!! - Le cariche del toro, sempre più stanco, si fanno sempre più ...
    ... brevi e meno decise, tiene la testa abbassata, perché i puyazos gli hanno danneggiato i muscoli del collo. Questo Junio lo sa bene e sa anche che non avrebbe speranze contro un toro in grado di muovere la testa correttamente. Il compito del picador è infatti proprio questo, mettere il toro in condizioni di inferiorità, costringendolo a tenere la testa abbassata perché il torero possa conficcargli la spada tra le scapole, raggiungendone il E Junio si appresta a farlo dopo averlo confuso con i movimenti della muleta e del suo stesso corpo, il toro combatte ancora, ha ancora delle forze residue e non vuole cedere, lo carica con la forza della disperazione provocando un mormorio di ammirazione fra il pubblico in piedi. Junio si toglie la montera, il caratteristico copricapo nero dei toreri e la posa sulla sabbia, il che vuol dire… questo toro è dedicato a voi. Guarda Ynez. E’ un combattente il toro, degno di essere un riproduttore, un semental, di poter trasmettere, con il suo seme, il suo DNA a una miriade di discendenti. Junio getta a terra la spada e con grande coraggio si rivolge al toro, vola sopra le corna dell’animale e simula il colpo di spada a mani nude. Gli fa l’omaggio di riconoscere la sua forza e il coraggio e voltandosi verso il palco… urla: -Indulto… indulto… - E la folla gli fa eco… -Indulto… indulto… - Junio chiede la grazia per il toro, che sia riportato al corral, che venga medicato, curato e che ritorni libero ai pascoli dell’Andalusia, che viva. E mentre il ...