1. Elena - civetta o troia


    Data: 27/08/2019, Categorie: Etero Autore: corsaro200

    - Franz è uscito qualcuno?
    
    - La signora della quattordici e due coppie di austriaci, ventuno e ventidue, sono arrivati ieri e stanno una settimana.
    
    Sono le otto di una mattina di luglio in un albergo dell’Alto Adige, in una cittadina termale. La conversazione è avvenuta tra il portiere Franz e Elena, addetta alle camere, carina che suscita interesse per una quarta di seno anche se non bilanciato dal culo piuttosto piatto e un fisico minuto di ventenne. I due hanno parlato in tedesco perché la ragazza, genovese è venuta d’estate a lavorare qui, dove si parlano le due lingue, per imparare il tedesco.
    
    Il quartetto di austriaci è uscito presto per fare un giro di ricognizione della cittadina prima che le due donne inizino il percorso termale. Improvviso un brontolio di pancia fa sbiancare Wolfgang che, farfugliando parole di scuse, fa dietro front e precipitosamente torna in albergo, si fa ridare la chiave dal portiere e senza perdere tempo a girare il cartello su “non disturbare” si precipita in bagno.
    
    Elena dopo aver dato una parziale sistemata alla camera quattordici, sale al secondo piano e apre la camera ventuno. È curiosa di vedere gli indumenti personali dei clienti e da questi farsi un idea di chi li indossa. Appena entrata sente scorrere l’acqua nel bagno e, senza neanche chiudere la porta, pensando che il rubinetto è stato lasciato aperto, si presenta alla porta del bagno. È parzialmente accostata e vede riflesso nello specchio, all’altezza del rubinetto ...
    ... da cui scorre l’acqua, quella parte del corpo di un uomo nudo dalla cintola in giù. La camicia è arrotolata sulla pancia e si sta insaponando il cazzo.
    
    L’uomo si sta guardando l’uccello riflesso nello specchio e non è il solo a farlo, anche Elena è incantata ad ammirare quella meraviglia, ipnotizzata dalla misura e dalla forma. Il gingillo non è a riposo ma in erezione perché il possessore ci sta giocando. La donna non si accorge che è stata scoperta dall’uomo che, fatto i due passi dal lavandino alla porta, le prende una mano e se la porta al cazzo. Immediatamente le dita della ragazza vi si stringono intorno senza arrivare a toccarsi perché la misura è tanta.
    
    L’incantesimo però si rompe e la ragazza, si fa per dire, molla l’osso, pronta a precipitarsi alla porta ancora aperta, ma viene trattenuto dall’uomo.
    
    - Si fermi, si fermi.
    
    - Cosa vuole, sono entrata per fare la camera.
    
    Il portiere mi ha detto che eravate usciti, c’è pure il cartello alla porta.
    
    - Si è vero, ma ora è successo, io devo uscire di nuovo, ma mezz’ora e rientro, la aspetto fino all’ora di pranzo quando mia moglie finisce il percorso termale. Non mi deluda.
    
    Non è importante precisarlo, questo e gli altri dialoghi avvengono in tedesco. Elena senza dire una parola si gira a guardare non più il cazzo che si è messo a riposo ma l’uomo che lo ha in dotazione.
    
    Vede un over cinquanta, robusto, occhio e croce un metro e ottanta cinque, novanta chili, pelo riccio e rossiccio sulla pancia, non ...
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