1. Incontro fortuito


    Data: 27/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dick1990

    Nonostante fosse un sabato sera, sulla Colombo c'erano veramente poche macchine. Mentre percorreva la corsia centrale, Emma vide il semaforo in lontananza diventare prima giallo e poi rosso. Automaticamente sollevò il piede dall'acceleratore, mise in folle, e lasciò che la macchina rotolasse sull'asfalto per inerzia. Sorrise constatando che aveva calcolato bene il momento in cui fare quella manovra perché l'auto aveva perso del tutto la sua spinta giusto in corrispondenza delle strisce pedonali. Dopo aver fissato per un istante la luce rossa di fronte a lei, decise che era molto piú interessante lo spettacolo del tramonto dietro al Colosseo Quadrato. Il sole ormai era praticamente scomparso ma il cielo era ancora rosso e viola ad esaltare ancora di piú il candore dei marmi dell'edificio. Mentre si riempiva gli occhi di quella bellezza, la visuale venne oscurata da un grosso scooter che la affiancò in attesa del verde. Alla guida un ragazzo con degli short grigio scuri ed una polo nera. Le braccia e le gambe, scure dall'abbronzatura, erano muscolose e ricamate da numerosi tatuaggi. Il viso era coperto da un casco integrale nero con una visiera a specchio. Emma pensò dentro di sé 'Ammazza che figo' Dietro al figo, seduta decisamente piú in alto rispetto al conducente, una ragazza. Anche lei sfoggiava un'abbronzatura invidiabile, ma se lui doveva avere una carnagione di partenza piuttosto scura, lei invece appariva di un color miele intenso, segno di un incarnato piú delicato. ...
    ... Nello stringersi al suo autista, teneva le gambe divaricate e leggermente inclinate verso l'alto, in modo da poter poggiare i sandali su delle piccole pedane. In questa posizione, quella che sembrava una gonna elasticizzata, le era salita sú lungo le cosce lasciando le gambe nude per tutta la loro lunghezza. Anche lei indossava lo stesso casco che impediva di scorgerne i lineamenti. Dal casco usciva una cascata di capelli biondi che finivano sulle spalle nude. All'accendersi della luce verde lo scooter partí lasciando di nuovo libera la visuale del tramonto. Emma percorse senza fretta i 700 metri che la separavano dal semaforo successivo dove si fermò di nuovo accanto allo scooter. Mentre aspettava, avvsrtí un insopportabile fastidio. Si maledí per essere ripartita dalla casa di Giulia senza essersi cambiata e adesso il costume reso ruvido dall'acqua di mare le stava dando fastidio. Istintivamente mise una mano sotto il vestito e infilò l'indice tra il bordo della mutandina e la pelle ancora umida per tenerlo sollevato, quindi mosse il dito per far sì che tutta l'area ne traesse sollievo. Terminata questa operazione, Emma si rese conto che la visiera specchiata della ragazza sullo scooter era rivolta verso di lei. Provò un certo imbarazzo e per questo motivo allo scattare del verde fu lei la prima a ripartire. Dopo ulteriori 700 metri il semaforo rosso interruppe la sua fuga. Qualche istante dopo lo scooter la affiancò. Questa volta però si era fermato molto più vicino alla ...
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