In riva al mare con uno sconosciuto...
Data: 27/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: BoccadiRosa
... notevolmente, a differenza sua. Quando alla fine ci salutammo, mi chiese in modo molto diretto di tornare nel locale, che nel frattempo si era riempito, e si sorprese quando accettai la sua proposta. Mi guardò girarmi e avviarmi nuovamente all'interno del locale. Dentro, le luci psichedeliche si scontravano contro ragazzi che saltavano sulla pista, tra il rumore e il caldo per i corpi vicini.Mi poggiai sul bancone del bar, tra uomini che scrutavano le ragazze in pista e ben presto iniziarono a fissare me (ma che comunque non si avvicinarono mai), e guardai se riconoscevo facce note che avrei voluto evitare di trovarmi davanti in quella serata non convenzionale per una ragazza fidanzata. Quindi, presi coraggio ed entrai in pista. Cominciai a ballare e a muovermi tra tutte le persone presenti, tra ragazze anch'esse appena abbordate e uomini che, a giudicare dagli sguardi che ricevevo, erano lì anch'essi per quel motivo, ma non ricevetti subito le attenzioni che (onestamente) mi aspettavo. Poco dopo comunque un ragazzo si avvicinò. Non troppo alto, dal lineamenti delicati e gli occhi chiari, nel complesso un bel ragazzo, ma indubbiamente poco abituato ad abbordare ragazze in discoteca. Mi girò intorno per un pò e quasi con timidezza mi si mise a ballare davanti, facendomi capire che ero proprio io colei che aveva puntato. Dietro di lui, il suo gruppo di amici lo guardava e gli lanciava urla di incoraggiamento, che evidentemente non colse, in quanto fui proprio io che, poco dopo, ...
... gli passai un braccio intorno alla vita, gesto che fece alzare un ola nel gruppetto che ci fissava. Il mio gesto gli mise evidentemente coraggio, lo vidi avvicinarsi con meno timore a me e, a dispetto del timido ragazzo che mi pareva inizialmente, le sue mani cominciarono a vagare sul mio corpo, poggiandosi sulle mie natiche ben esposte dato l'abito molto leggero. Quando poi notò che non fermavo i suoi movimenti e anzi, dischiudevo le gambe per farmi toccare anche la figa, coperta in modo precario dalla borsa che tenevo in mano, mi si avvicinò all'orecchio e mi propose di andare in spiaggia, poco distante e notoriamente luogo in cui si appartavano le coppie nate in discoteca.Accettai, pensando inevitabilmente a cosa avrebbe pensato il mio ragazzo quando avrebbe saputo di tale situazione, ma subito dopo la mia attenzione fu concentrata nel cercare un posto si nascosto, ma non troppo lontano dalla strada e dalla folla. Ci fermammo su un lettino e in qualche imbarazzata frase di circostanza riuscì a capire che era lì in vacanza con amici, e sarebbe presto ripartito per la Svizzera. Mi sedetti sopra le sue gambe, e incominciò ad accarezzarmi le cosce, dapprima in modo leggero, poi sempre più frenetico, passando sotto l'abito e sfiorandomi l'intimo leggero e piuttosto ristretto che uso sempre. Sentivo le sue dita accarezzarmi la pelle in modo circolare, aumentando il raggio del movimento, che si estese ben presto sulla mia figa, che toccò dapprima in modo delicato, poi con sempre ...