In riva al mare con uno sconosciuto...
Data: 27/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: BoccadiRosa
... dei peli tra le dita.L'unico sospiro che potei sentire fu quando mi alzai da accanto a lui e dopo una rapida occhiata in giro chinai la testa per accogliere il suo cazzo in bocca: lo sentivo duro e caldo, stranamente quasi dolce sulla lingua.Non restai però molto china, e preferii continuare a mani, sia per poter controllare meglio la situazione circostante, che per osservare meglio il ragazzo che, data l'assenza di rumori, non capivo quanto potesse gradire il trattamento o se invece preferisse altro. Continuai con quello che stavo facendo, fiduciosa del fatto che comunque lo sapevo fare bene, e proseguii a masturbarlo. Ora il suo cazzo era bagnato della mia saliva, che rendeva il movimento più morbido e (immagino), anche più piacevole. Mi chiesi dentro di me quanto ancora potesse volerci prima di un suo orgasmo. Non che fossi stanca, ma senza alcuna partecipazione da parte sua mi era difficile anche valutare i tempi, pur immaginando che non mancava poi tanto a veder uscire sborra. Nonostante le mie previsioni, il suo orgasmo finì per sorprendermi. il suo viso non mostrava alcun cenno che lasciasse intuire una sborrata imminente, e tutto quello che fece prima di venire fu alzarsi con la testa e baciarmi piano su una spalla, per poi ristendersi completamente e venire.Fu un orgasmo silenzioso ma che comunque mi eccitò, guardavo il viso del ragazzo nella penombra e più in basso la mia mano che continuava a muoversi mentre lo sperma usciva lentamente, bagnandogli la pancia e ...
... riempiendomi le mani. Ricordo di aver pensato che era particolarmente bianca e densa rispetto a quella a cui ero abituata, e il paragone procurò in me una strana forma di eccitazione. Continuai per qualche istante a masturbarlo, guardando con la coda dell'occhio il suo viso per cercare accenni di fastidio. La cosa però, non sembrava disturbarlo, così continuai per qualche istante. Smisi quando poco lontano mi sembrò di vedere delle figure, e decisi quindi che era il caso di levare le tende per evitare di essere trovati in simili situazioni. Gli porsi un fazzoletto con cui si pulì, quindi ci avviammo verso la strada principale, dove ci salutammo, e udii lui che con un sorriso mi ringraziava in un incerto italiano. A mia volta gli rivolsi un sorriso, e risposi con un "Grazie a te". Decidi di non rientrare nel locale, era tardi e come prima esperienza ritenevo di aver già fatto abbastanza.Ora era il momento di avvisare il mio ragazzo che, scoprii, mi aveva subissato di sms nel frattempo, un misto tra il preoccupato per il mio silenzio e l'eccitato, pensando a cosa quell'assenza poteva comportare. Gli scrissi solo "Nè avrò di cose da raccontarti....", e dalla sua risposta capii che aveva voglia di masturbarsi con il racconto della mia serata, che iniziai con la frase "So di sborra!". Gli raccontai quindi tutta la mia serata, rispondendo a qualche sua domanda, consapevole del fatto che la situazione lo eccitava non poco. Da allora continua a chiedermi di riuscire da sola per ...