Vieni a prendermi
Data: 28/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Liberinsieme, Fonte: Annunci69
La nostra passione,
il nostro amore.
La VITA.
Anna.
Vienimi a prendere dal lavoro, oggi. Ti vedo aspettarmi, bella e femmina come solo tu sai essere. È un lampo, ma è sufficiente per squadrarti dall'alto in basso.
Un trucco un po' più carico incornicia i tuoi occhi illuminati e la bocca sembra più carnosa ed accesa del solito. Un tubino corto mette in risalto le tue forme, a cominciare dalle spalle fino ai seni gonfi, dai capezzoli turgidi che sembrano volermi pungere quando mi abbraccerai fino al pancino piccolo e lievemente rotondo, per non parlare dei fianchi e del tuo sedere così rotondo da sembrare un cuore. Ed ecco i miei occhi posarsi sulle gambe scoperte fino a metà coscia e sui tuoi piedi sorretti da quei sandali così sexy, fanno venir voglia di una carezza bollente lì, seduta stante!
Ti spio un attimo, mentre passeggi lentamente; i tuoi fianchi ondeggiano quel tanto che basta per conferire al tuo portamento così fiero un ché di sensuale ed invitante; qualche auto accosta, qualche finestrino si abbassa, qualche parola ti viene rivolta, certamente più di un maschio ha riposto nella visione di te la sveglia ai propri sensi. Riconosco la loro espressione: stanno cercando di rimorchiarti, quasi come fossi una bella prostituta, uno strumento di autentico piacere. E riconosco nelle tue movenze il disagio imbarazzato che deriva dalla circostanza, ma al tempo stesso il sottile piacere di sentirti bella, femmina e voluta: quasi potresti vederli, quei ...
... pantaloni gonfi grazie a te.
Trovi tutta la situazione imbarazzante ma stuzzicante, e ti prepari ad incontrarmi.
Ed eccomi!
Mi vieni incontro emozionata come il primo giorno, mi avvicino a te a grandi passi e le nostre mani si uniscono, seguite dai nostri corpi stretti dalle braccia, mentre le labbra si sfiorano, si aprono per far posto a due lingue vogliose e mentre i cuori battono all'impazzata.
Intanto avverto nei tuoi respiri la stessa eccitazione che tu ritrovi in me nel contatto di noi e i nostri pensieri iniziano a vagare in cerca di una meta.
Iniziamo a camminare, mano nella mano, e sento quella vibrazione che solo noi riusciamo a scambiarci. Le gambe autonomamente conoscono la strada che ci porta in un locale nei paraggi. Luci soffuse, musica e alcuni tavolini appartati, discreti ci accolgono mentre gli sguardi degli avventori, in principio distratti e persi, ora pian piano si catalizzano su di noi; alcune donne squadrano me, alcuni uomini osservano te e viceversa, senza un evidente motivo se non la sensualità che trasmettiamo; anche dai tavoli adiacenti partono sguardi che sembrano saette e persino quella bionda seduta lì accanto osserva, anzi ho quasi l'impressione che rivolga il suo sorriso a te. Facciamo finta di nulla anche se quell'attenzione non può non lusingarci, in fondo.
Ora ordiniamo il tuo gin tonic e il mio cuba libre: in questa serata così particolare, qualcosa di forte è quel che ci vuole; nell'attesa, mi reco nella toilette, pochi istanti ...