Luca e la mia prima volta
Data: 28/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: overbsx
... tempo mi chiedeva l’asciugamano, lo avvolsi nella spugna e lo strinsi a me.
Fui io a cercare la sua bocca, era dolce, arrendevole, fresca, il sapore di menta del suo dentifricio risvegliò i miei sensi, risvegliò la passione verso quel ragazzo.
Frizionavo il suo corpo, lasciai cadere il telo per terra e mentre le nostre salive si mescolavano, posai le mani su quel culo stupendo; lo stringevo forte lasciando trasparire tutta la mia voglia, tutto il mio desiderio, la mia eccitazione.
Avrei desiderato farlo io, ma fu Luca ad abbassarsi lentamente, rimanendo piegato ai miei piedi, con le mani dietro la schiena, fissava i miei occhi.
Dal suo sguardo, compresi fossi io ad autorizzarlo; ero combattuto, quel gesto di sottomissione mi lasciò inebetito, tutti i miei dubbi e incertezze svanirono quando mi accorsi che con la lingua si leccava le labbra, bagnava di saliva quelle labbra carnose disegnate su quel viso angelico.
Era lampante ciò che desiderava, feci scivolare a terra i miei pantaloni, con la mano impugnai la bestia ed iniziai a schiaffeggiarlo col mio bastone duro.
Luca subiva con la bocca spalancata, la lingua spinta in fuori, colpivo tutto il suo viso soffermandomi con gusto su quella lingua che tanto avrei voluto succhiare; nonostante i miei colpi non indietreggiava, subiva ad occhi chiusi.
Smisi di agitare il cazzo che ora si ergeva perpendicolare al mio ventre, aspettando che Luca lo impugnasse, ma lui mi sorprese ancora, senza usare le mani, ma ...
... spalancando al massimo la bocca lo ingoiò, lo ingoiò lentamente sino alla base.
Fu un momento molto arrapante, tratteneva il respiro, con la testa, senza aiutarsi con le mani lo ingoiava sempre più, sin a quando scomparve del tutto. Rimasi sbalordito, Luca era immobile con quel bastone di carne conficcato nella gola, la bocca spalancata lasciava scivolare saliva, pensavo soffocasse.
Ora la sua testa dondolava lentamente, avvertivo l’ugola titillare la cappella mentre contraevo l’ano per il godimento che sentivo salire sempre di più.
Il mio cuore si bloccò quando udì la voce della nonna che ci esortava a scendere, pensai stesse salendo e d’istinto mi ritrassi, ma Luca fu veloce ad afferrarmi per i fianchi e scuotendo la testa mi fece intendere di non preoccuparmi. Cazzo avevamo lasciato la porta della camera aperta, sarebbe bastato facesse una rampa di scale per sorprenderci. Rimasi girato con il capo verso la porta, volevo staccarmi da Luca che sempre più forte mi stringeva a sé: dal suo sguardo, e dalla sua sicurezza compresi che forse non era il caso di preoccuparsi, non sarebbe salita.
Il cazzo perse la durezza raggiunta prima, ma Luca aveva fretta di concludere, voleva il suo premio, desiderava a tutti i costi mungere il mio siero. Tenendomi nuovamente per i fianchi si scopò la bocca in maniera selvaggia; sentivo salire la crema, avvertivo dei grumi attraversare il condotto dove passa la sborra: poi schizzi violenti, numerosi, colpirono il suo palato: la tensione ...