1. Un mio alunno mi ha venduta


    Data: 28/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica

    ... aveva ragione. Non ci saremo potute difendere. Ha provato a toccarmi ancora, ho fatto un balzo all’indietro urtando un tavolino e rovesciando un bicchiere il cui contenuto mi è finito sulle calze. Chiedendo scusa mi sono offerta di risarcire ma l’offerta è stata declinata. Siamo entrate in bagno e Francesca mi ha consigliato di togliermi le calze fradice di liquore. Quello che non volevo stava succedendo. Gambe nude sotto il vestito, non corto ma quando mi sedevo, a causa anche delle frange, scoprivano gran parte di cosce. Poi, su quel divanetto l’indumento saliva ancora rischiando di mettere a nudo il triangolino bianco delle mutande. Nell’oscurità non ci si faceva caso, ma chi guardava, vedeva e i ragazzi, lo sguardo lì, lo puntavano eccome! Tornate al tavolo si erano avvicinati due ragazzi evidentemente amici dei miei alunni, ridevano e scherzavano, uno nel vedermi: - cazzo, bella indiana! Piero il mio alunno: - è la prof ci ha accompagnato altrimenti, niente donne ahah….. L’altro ragazzo prof si accomodi sul divanetto, si sta meglio. Mi si è seduto vicino e per far posto a Francesca la sua gamba era incollata alla mia, muovendola mi accarezzava la parte esterna della coscia. Come si accarezzava la gamba toccava anche la mia. Il loro accento faceva capire la loro provenienza da zone slave. Altri sorsi di bevanda e una fiaschetta comparsa dalla tasca. Ho subito chiesto cosa fosse. E’ liquore di arancia, lo fa mia zia, non è molto alcoolico lo assaggi! Quella bevanda aveva ...
    ... altroché la sua buona dose di alcool, cominciavo a essere assorta nei miei pensieri e a non tener d’occhio i ragazzi che intanto erano in pista a ballare. Lo slavo rimasto al tavolo mi ha invitata in pista, c’era un lento, non volevo, ma lui: - dai così si muove e sente meno le bevande! Ho accattato pian piano la mia testa si poggiava sulla sua spalla e le sue mani scendevano dai fianchi sulle cosce. Volevo bloccarlo ma lo lasciavo fare. Con la sua bocca al mio orecchio: - Sei bella; piena, morbida come piacciono a me le donne: mi piacciono le donne grandi. Sanno scopare bene. Volevo staccarmi da lui, ma non ne avevo la forza. Intanto l’altro slavo è arrivato dietro mentre i miei alunni andavano al tavolo. Mi sono sentita distintamente una mano ad accarezzarmi le natiche e un dito a infilarsi tra esse. Ho raccolto le forze fiondandomi sul divano ma senza far capire nulla ai miei alunni, Le ragazzine si sono alzate per andare in giro. Ero con i tre maschi. Lo slavo che mi aveva invitata a ballare ha detto: - signora, se vuole l’accompagno fuori a prendere un po’ d’aria. Il mio alunno ha detto che mi avrebbe accompagnata lui, ma il tizio ha ribadito: - magari voi tenete d’occhio Francy e Martina, non si sa mai. Io come un automa senza controllo mi sono lasciata abbracciare dallo slavo che all’uscita ha parlato con il buttafuori forse dicendogli che da lì a poco saremmo rientrati. Ci siamo allontanati, lui mi sorreggeva con il suo braccio sotto la mia ascella, la sua mano aveva ...
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