1. Al super


    Data: 31/08/2019, Categorie: Etero Autore: BlackCat

    Oggi mi tocca la spesa al super. La lista che mi ha dato la mia compagna è allucinante, lunghissima. E odio fare la spesa. Ma lei non poteva. Ci si sacrifica per amore, no?Dunque… la verdura, presa. Pasta, presa. Sugo, preso. Ora il latte e lo yogurt.Dove diavolo è il banco frigo???Ehi, carina quella… capelli ricci, raccolti, scuri… beh, raccolti, con sto caldo mi pare il minimo, ciocche scomposte le sfuggono dallo spillone a formare come un’aureola intorno al viso. Un bel viso, un bel corpo! Camicetta un po’ aperta sulla scollatura, si appoggia sui fianchi a coprire la gonna elegante lunga fino al ginocchio. Un po’ di tacco. Dev’essere appena uscita dall’ufficio.È tanto presa da quello che sta scribacchiando al cellulare che nemmeno guarda dove va. Sorride al suo telefono… un sorrisetto asimmetrico, carino, a labbra chiuse. Malizioso. Qualcosa mi dice che stanno parlando di sesso…Arriva al frigo, alza lo sguardo, cerca la sua preda e in bilico su un piede, tutta allungata e protesa verso l’alto cerca di afferrare una confezione da quattro di latte. Una statua. In precario equilibrio, ma una statua. La camicia si è alzata a scoprire un pancino piatto e ambrato, si è già esposta al sole, direi… chissà se lo prende in topless… Non posso non aiutarla!“Serve una mano?”“Grazie… in effetti… magari!”Con facilità mi allungo a prenderle la confezione che stava puntando, nel farlo senza volere le sfioro il corpo e annuso il suo profumo, sa di donna, di fiori e di fresco.“Grazie!” un ...
    ... sorriso disarmante si allarga sul volto. Gli occhi brillano luminosi e le ciglia lunghissime da bambi li incorniciano. Pietrificato. Sono pietrificato. E lei non curante dell’effetto che ha provocato con quello sguardo si gira e se ne va.La seguo con gli occhi. Ancora finché non gira l’angolo della corsia. Prima di svoltare si gira e mi lancia uno sguardo dedicandomi un sorriso.Riemergo dal torpore e continuo a fare la spesa.Ok ho depennato tutto dalla lista. Via in cassa che non ne posso più!Dove diavolo avrò parcheggiato la macchina… ogni volta la stessa storia!Toh… è lei… non lontana dalla mia macchina, con il suo cestino pieno di spesa. Sembra un giocoliere in equilibrio su un filo: borsetta, cestino, e testa infilata nel cellulare…Aspetta che forse…SBAMM“Oddio, mi scusi tanto… non l’avevo vista!”“Tranquilla, è colpa mia, guardavo altrove… come al solito non trovo la macchina…” dai, ok, è una tecnica un po’ consumata, ma lo scontro casuale… non può non andare a segno!“Ma…” alza lo sguardo. Chiude il cellulare e lo infila in borsa. Mi fissa diretto negli occhi. “Io cerco sempre un punto di riferimento… e cerco di parcheggiare sempre nella stessa zona”Sorride nel riconoscermi. Si tocca il collo per asciugare una gocciolina di sudore… oddio è sensualissima! Gli occhi di nuovo luminosi.“Vede? Il mio punto di riferimento è sempre la terza colonna. Stavolta ho avuto fortuna e ci ho parcheggiato proprio a fianco.” Nel dirlo si avvicina alla macchina, tuffa una mano nella borsa da ...
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