Al super
Data: 31/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: BlackCat
... Mary Poppins e cerca le chiavi. Contenta come una bambina le tira fuori e bip bip magicamente la scatoletta si apre.“Fortunata davvero! Serve una mano con le borse? Svuotare il cestino?” nel dirlo lascio il carrello e sfilo dal cestino le borse piene. Dalla dimensione e dal peso esiguo dev’essere single.Arrossisce. Carina.“Grazie… non serviva, sul serio… già mi ha aiutata prima, poi l’ho anche tamponata e ora mi aiuta con le borse… io…”“Non si preoccupi, può venire ad aiutare me con le mie!” rispondo sorridendo e facendo un cenno verso il carrello. Mi guarda, sgrana gli occhi, guarda il carrello.Scoppio in una fragorosa risata. “Sto scherzando, non si preoccupi! Però se ha un attimo di pazienza che le carico in macchina, magari per farsi perdonare mi può offrire un aperitivo!” tanto stasera sono solo a casa e nessuno controlla a che ora rientro…Mi mette una mano sul braccio. Si avvicina. Stringe leggermente le braccia… ora posso vedere meglio la curva del suo seno nella scollatura della camicetta.“Solo se l’aperitivo lo prendiamo da me…” dice con voce melliflua.Si, decisamente, prima e forse anche adesso stava parlando di sesso ed è ancora eccitata da quello che si dicevano. Chissà con chi era… con un amante, con uno sconosciuto, con il suo compagno lontano… o magari stava scambiando commenti piccanti con un’amica, chissà.“Molto volentieri… io porto le patatine” con gesto plateale pesco da una delle borse un mega sacchetto di patatine. Verrò sgridato per non averle ...
... comprate, ma non ha importanza.Salgo in macchina e seguo la sua. Chissà cosa mi aspetta. Sto pregustando l’attesa. E il mio compagno tra le gambe dà già strattoni pensando di poter essere chiamato in causa… azzz non ho profilattici… devo stare buono. Mica è detto che si lasci avvicinare!La raggiungo sul marciapiede. “Che dici, ci possiamo dare del tu?”“Certo, io sono Genny” “Luca”Saliamo in ascensore parlando del più e del meno, che lavoro fai, che sport pratichi… le solite cose.L’appartamento è piccolo e accogliente. Forse un po’ caldo.“Scusa, sono via da stamattina e non è che posso lasciare tutto aperto. Ma in un minuto si rinfresca, tranquillo.” Si toglie le scarpe, entrando e appoggia la borsetta e le borse della spesa su un tavolino accanto alla porta. Come un fulmine fa il giro della casa aprendo finestre, scostando tende e sistemando un ventilatore.“Ecco. Meglio. Ti va bene del vino?”“Certo. Dove hai i bicchieri?”Oddio, si è girata e piegata praticamente infilandosi dentro il frigo. Ho la visuale completa sul suo culo inguainato nella gonna stretta e la camicia si è staccata completamente dal corpo… non ha il reggiseno. Due coppe meravigliose si delineano in controluce sulla camicetta grazie alla luce del frigo. Il mio amico dà uno strattone violento. Non posso resistere…Mi avvicino, la casa è piccola e dall’ingresso al frigo sono 2 passi.“Posso aiutarti” dico con la voce più sensuale che ho mentre appoggio il mio bacino al suo culo… la mia erezione al suo scultoreo culo, lì ...