1. La Scuola PARTE 2


    Data: 31/08/2019, Categorie: pissing, Autore: Blue93

    ... del bagno?". La voce di una donna la fece voltare di scatto. Una bidella. "Sì, per favore..". "Scusami, ho l'ordine di tenerli chiusi. Usa quello degli uomini per stavolta. E' lì in fondo". Avevano chiuso solo quello delle donne?? Ma con che razza di sadici aveva a che fare? Senza soffermarsi troppo sui propri pensieri si avviò con passi vacillanti verso la direzione indicata. Si accorse di essere quasi ridicola mentre teneva una posizione non eretta, una mano fra le gambe e l'altra che si chiudeva e apriva in continuazione nel tentativo di alleviare l'immenso stato di ansia. Giunta al bagno degli uomini vi entrò, sperando con tutta se stessa di non trovare nessuno. Si infilò rapidamente in uno dei wc e chiuse la porta alle proprie spalle. La vista del bagno le fece raggiungere uno stimolo tale da farla gemere. Si alzò la gonna abbassando i collant e le mutandine, e non si era nemmeno calata completamente quando un getto di pipì uscì centrando appena il water. "Ahhhh", si lasciò sfuggire mentre la sua potente pisciata sibilava nel silenzio circostante. L'urgenza era stata talmente tanta che le parve di sentire il suo ventre sgonfiarsi man mano che la pipì continuava ad uscire. Dopo due minuti strappò finalmente un pezzo di carta igienica e sorrise fra se assaporando l'immensa sensazione di sollievo. Ricomponendosi uscì dal bagno, si lavò le mani e ringraziò Dio che quel primo, infernale, giorno fosse finito. Traumatizzata da quella serie di sfortunate coincidenze che ...
    ... l'avevano costretta a trattenere fino al limite, Melania decise di tenere molto più sotto controllo la situazione bagno nei giorni successivi. I compagni nuovi non erano niente di che, per la maggior parte del tempo stavano fra di loro escludendola completamente ma, per come stavano le cose in quel momento, la cosa la lasciava abbastanza indifferente. Passava le ricreazioni da sola, chiacchierando di tanto in tanto con qualche ragazza, ma senza riuscire davvero a socializzare con qualcuno. Quella scuola sembrava fatta solo per persone di un certo livello. Se non eri ricco come loro, venivi automaticamente escluso. E loro lo sentivano l'odore dei soldi, non importava come ti vestivi o come ti comportavi, loro te lo leggevano in faccia e basta. L'unico che si salvava da quella condizione era Marco, il suo compagno di banco. Durante le ricreazioni stava prevalentemente con i suoi amici maschi ma, qualche volta, si fermava a parlare anche con lei. Stava pensando proprio a lui quel lunedì mattina, mentre teneva fra le mani una tazza di thè bollente. Gettando un'occhiata all'orologio si accorse di essere in ritardo, se non si fosse sbrigata avrebbe sicuramente perso l'autobus. Si abbottonò la giacca della divisa, si raccolse i capelli in una coda alta e afferrò lo zaino mettendoselo in spalla. In meno di dieci minuti era alla fermata, completamente avvolta dal freddo vento autunnale. Sbuffò rendendosi conto di avere la maggior parte delle lezioni assieme al prof. Olmo. Non sapeva spiegarsi ...