1. La Scuola PARTE 2


    Data: 31/08/2019, Categorie: pissing, Autore: Blue93

    ... alla richiesta dicendo: "Anche io devo andare in bagno!". Olmo sbuffò: "Credete di essere all'asilo?! Ho detto che è vietato uscire!!". Era arrabbiato per la storia del cellulare ma stava coinvolgendo persone che non c'entravano nulla. "E' davvero urgente" provò a dire Melania con un fil di voce. "Ragazzina, se esci da questa classe ti scrivo una bella nota sul libretto che andrà ad influenzare il tuo bel voto di condotta..sono stato chiaro?!". "Ma io...". "Ma niente!", sbottò facendola sobbalzare. Capì di non avere alternative e, come era già successo in precedenza, si mise una mano fra le gambe ondeggiando sulla sedia. Provò a resistere altri dieci minuti, poi le fu impossibile non provare a richiedere il permesso: "Ho davvero bisogno di uscire", disse cercando di trattenere le lacrime. Sentì alcuni dei suoi compagni ridacchiare nei banchi in fondo all'aula, ma li ignorò. "Melania, se esci dalla classe, oltre alla nota, ti verrà assegnata una punizione. E' così che bisogna fare con voi?". Davanti a quelle parole scosse la testa e lasciò che gli occhi le si riempissero di lacrime ma tentò di nasconderlo. Come poteva essere così poco comprensivo? Come poteva essere così viscido con una come lei?? Strinse entrambe le mani sopra la gonna, all'altezza della figa e inspirò lasciando passare l'aria fra i denti stretti mentre Marco la guardava preoccupato. "Ehi...", provò a dirle sfiorandole il braccio. "Oddio...ho mal di pancia...mi scappa troppo". Dopo qualche minuto, ...
    ... nonostante i vari tentativi di resistenza, lo sentì. Il primo schizzo di pipì sulle mutandine, breve ma violento, quanto bastava per farle sgranare gli occhi e alzarsi immediatamente dalla sedia sotto numerosi sguardi allibiti. "Dove credi di andare?!", sbottò Olmo seguendo i suoi movimenti. Senza rispondere alla domanda corse verso la porta dell'aula e la spalancò. Un altro getto involontario le bagnò le mutandine dandole una sensazione umida che la stimolò ulteriormente. "Cazzo". Con passi corti e veloci raggiunse i bagni del piano ma, tentando di aprirli, si accorse che erano entrambi chiusi. Doveva arrivare a quelli del cortile. Si fermò un istante piegandosi in avanti e cercando di riassumere il controllo della vescica, aveva i secondi contati, stava per pisciarsi addosso in corridoio. Vacillando si avviò verso le scale ma, ripassando davanti all'aula, trovò Olmo sulla soglia della porta, l'aria minacciosa mentre la fulminava dicendo: "Si può sapere cosa stai combinando?!". Ancora una volta lo ignorò e scese le scale barcollando. Doveva arrivare in bagno, doveva assolutamente arrivare al bagno più vicino. Mancavano pochi metri, poteva farcela...stava cercando di autoconvincersi quando sentì un altro schizzo, questa volta molto più lungo del primo e fu costretta a fermarsi. Appoggiò una mano contro il muro e, capendo di non avere alternative, si abbassò i collant e le mutandine da sotto la gonna, appena in tempo perché un violento getto di pipì colpisse l'asfalto. Stava pisciando ...