1. Punizione


    Data: 02/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MasterBg

    ... sedette. Collegò la macchina ad una presa di corrente, accese la macchina, ed attese. Una serie di lucine rosse passarono lentamente al verde. Quando tutte furono accese lui estrasse dalla macchina una piccola tastiera. Tolse il coperchio anche ad un contenitore di levette, con sopra anch’esse una luce, ed un regolatore, come quello dei fornelli della cucina. Fece s**ttare tutte le levette tranne una, e quando tutte furono accese con il verde, mise le mani sulla tastiera, come un pianista che aspetta l’ispirazione. Attese un attimo, poi partì.Premette i tasti e il corpo della moglie fu attraversato da una scossa di corrente a trenta volts. Una scossa leggera. Infatti, la moglie dapprima sobbalzò, per la sorpresa, e quindi diede in un’esclamazione di gioia.“Uau, che sballo. Mio Domino, ti prego, rifallo.”Lui non rispose. Spostò la manopola della regolazione della corrente, spostò un paio di levette, mise un paio di guanti antistatici, impugnò il dildo, che vibrava, e si alzò. Con il dildo percorse tutto il corpo, sprigionando in lei scariche d’elettricità, e non è una metafora. Partì dall’ombelico, percorse i fianchi, passando dal ventre, intersecò tra i seni, sfiorò i capezzoli, le solleticò le ascelle come la pianta dei piedi, le fece rizzare i peli delle gambe, scorrendo il dildo contropelo. Salì al viso, e lo carezzò, lo poggiò sulle labbra, e Servant le aprì dopo non poche insistenze. Succhiò con difficoltà il dildo vibrante, con l’elettricità che le scorreva in bocca. ...
    ... Quando fu ben umido, lui lo tolse dall’abbraccio ormai ossessivo della lingua, e scendendo, lo portò al sesso. Il clitoride sbocciò al richiamo delle vibrazioni. Le grandi labbra si dilatarono, inumidendosi, lasciando libero l’ingresso. Lui non tentennò, e le poggiò il dildo dentro. Le scosse elettriche, seppure ancora molto leggere, si fecero sentire maggiormente, e lei gemette sorridente di piacere. Non era ancora dentro, era solo poggiato all’ingresso. Lui lo smosse lentamente, facendolo entrare sempre più in profondità, mentre i gemiti di piacere si facevano sempre più alti. Quando fu tutto dentro, dalla vagina uscivano solo i fili elettrici. Tutto il dildo era in lei. Lei gemette, ancora, e ancora. Lui allora tornò alla macchina, attivò una levetta, e aumentò il voltaggio. Passò, molto lentamente, a cinquanta. L’aumento fu devastante. In preda a spasmi violenti lei fu scossa da un orgasmo violentissimo. Il corpo di lei sobbalzò, mentre la fica si inumidiva abbondantemente. Lui attese ancora un paio di secondi, quindi portò a zero, spegnendo tutto.“Servant, quello che hai provato fino ad ora è stato solo l’inizio. Finora hai goduto, ma da qui in avanti non avrò pietà. Preparati a soffrire.”Mentre pronunciava queste parole Domino prese un fagotto, lo arrotolò per bene e lo mise sulla bocca di lei, per zittirla. Lo strinse stretto, e tornò alla macchina. La macchina, per la verità, era un rudimentale computer. Lui aveva creato un semplice software, che gli permetteva di ...
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