1. Vera troia


    Data: 02/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    Questa storia è di molto tempo fa. A quei tempi non c'erano molte possibilità di dar sfogo alle voglie sessuali, specie se di natura omosessuale. Unico modo per poter fare incontri erano i cine porno. I film che proiettavano erano beceri sprechi di celluloide: pessime storie, pessime ambientazioni, pessime regie, attori piacenti ma piuttosto scarsi e per niente credibili e, soprattutto, sempre eterosessuali benché tutti sapessero a quale pubblico erano destinati. Ma la censura lo imponeva.
    
    Qualche scena era pure eccitante, anche in considerazione del fatto che si andava lì proprio per eccitarsi. Il vero motivo, però, era quello di rimorchiare qualche maschietto bisognoso di scaricare... la tensione.
    
    Il ragazzetto poco più che maggiorenne ne aveva sentito parlare e, appena possibile, ci era andato pronto ad attraversare la porta del piacere per non tornare mai più indietro.
    
    Le prime volte la cassiera gli chiese il documento perché lui, magro e piccolo di statura, non dimostrava tutti i suoi anni. Poi smise perché ormai lo conosceva. Ma non è che tutti i giorni stava lì.
    
    In tutto quella sarà stata la sesta o settima volta che ci entrava.
    
    Insomma, pagò il biglietto, se lo fece strappare dall'addetto all'ingresso (che poi stava sempre a chiacchierare con la cassiera ed a disapprovare la condotta dei clienti) ed entrò.
    
    In un primo tempo la luce dello schermo faceva apparire la sala completamente buia. Bisognava aspettare che gli occhi si abituassero e le pupille ...
    ... si aprissero per adattarsi alla nuova situazione perché si potesse vedere qualcosa. Sicché, appena entrato, il ragazzo si appoggiò al muro di fondo della sala, accanto al'ingresso.
    
    Quando riuscì a vederci meglio si accorse che accanto a lui, sulla sua destra, era un uomo, anch'esso appoggiato al muro. Non voleva girare la testa per squadrarlo bene ma, con la coda dell'occhio, capì che si trattava di un uomo maturo, sui 50 anni ben portati, massiccio, con grandi mani pelose, perfetto nel suo abito blu. Sembrava proprio il suo ideale ma, alla sua età, chiunque sarebbe andato bene. L'importante è che avesse un bel cazzo.
    
    L'uomo allungò la mano lungo il muro fino a toccargli il sedere. Anzi, prese a palpeggiarlo pesantemente facendogli notare che in quella mano entrava interamente una sua chiappetta.
    
    Di rimando lui allungò la sua davanti all'uomo per sentire la consistenza sotto la patta e la trovò. Eccome se la trovò! Quello era già bello barzotto tanto che i palpeggiamenti non durarono molto e, non resistendo più, si aprì cintura e pantaloni e se li calò un po' assieme alle mutande. Quanto bastava per far prendere aria al suo più che consistente attributo.
    
    Il ragazzo lo prese in mano e lo maneggiò un po', quasi svenendo dalla voglia. Poi si aprì anche lui i pantaloni cosicché l'uomo poté infilarcisi per andare a titillare il buchino sempre più fremente. Anzi, ci infilò subito un dito constatando l'ampia disponibilità del giovane. Al primo seguì un secondo dito e le ...
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