1. Vera troia


    Data: 02/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... Scusa, sarò provinciale, sarà la mia tradizione ma voglio che chi mi scopo stia a quello che dico io. Io sono il maschio e la mia femmina deve fare quello che dico io" disse quasi con orgoglio.
    
    Questo era l'uomo deciso dei suoi sogni ma... "Ma... io... Pensi che io possa essere abbastanza troia per te?"
    
    Gli sorrise. "Certo! Ti ho visto, in quel cinema, come ti piaceva farti sbattere. Come ti lasciavi andare alle voglie dei maschi. Come ti sei fatto spaccare il culo dalla mia minchia, che non è poi così piccola".
    
    "Anzi", annuì il giovane con un sorriso.
    
    "Sappi che pochi, nella mia vita, sono riusciti a prenderla così come hai fatto tu. E godendo pure come hai fatto tu. Credi che non l'abbia capito? Credi che io abbia pensato solo al mio di piacere? Ti sbagli. Si, ti ho sfondato il culo perché mi piace sfondare culi ma credi che non abbia visto come ti piace farti sfondare il culo? Tu mi piaci non solo per questo tuo bel visino ma anche perché sono quasi certo che sei tu la troia della mia vita che cercavo".
    
    Un altro profondo bacio li unì come in un patto e, in men che non si dica, erano completamente nudi sul letto ad accarezzarsi, baciarsi la pelle. Al ragazzo piaceva tutto di quell'uomo: il viso maschio, le grandi mani, il pelo che lo ricopriva interamente, le grandi palle pendenti e pelose anch'esse, il grosso cazzo sempre svettante e pronto. Lo prese in bocca per la prima volta gustandone il forte sapore, scorrendo le sue piccole labbra lungo tutta l'asta ...
    ... ricoperta di vene turgide, titillandone la punta con la lingua mentre era nella sua bocca, facendola roteare intorno e risucchiandolo con forza. Tutte cose che mandavano in estasi quel maschio virile che lo trattava rudemente, come lui voleva, facendogli perdere la testa.
    
    Ad un certo punto lo posizionò di traverso sul letto, di schiena. Gli alzò le gambe e lo agguantò dietro alle ginocchia. Lo dominò dall'alto come un leone sulla sua preda, ostentando l'enorme cazzo rigido che, a guardarlo, fece veramente paura al giovane. Lo apostrofò come la più lurida delle puttane e gli sprofondò dentro sfasciandogli il buco senza alcuna remora. Lo abbrancò completamente mentre lo stantuffava come una bestia in calore. Non gli impedì di urlare, di urlare sempre più forte, trascinati dalla foja e dal piacere. Finché, con un lungo grugnito, non lo riempì di nuovo del suo abbondante seme.
    
    Gli si abbatté addosso con tutto il suo peso, incurante di lui. Poi uscì dal suo buco e si sdraiò a fianco, ansimante. Anche il ragazzo era sfiancato. In tutta la sua esperienza non aveva visto tutti i cazzi che aveva preso quel solo giorno ma era felice: aveva trovato un maschio dominante che appagava la sua natura.
    
    L'uomo gli sorrise. "Non ti muovere. Aspetta" e si alzò per andare in bagno, fuori della stanza. Girò la chiave, la aprì ed uscì. "Ragazzi, è tutto vostro". La frase ghiacciò il sangue del giovane. Tutti gli altri entrarono completamente nudi e già abbastanza in erezione.
    
    "Ti abbiamo ...
«1...3456»