Lui, lei e la Ford nera
Data: 03/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Clorophilla
Questa è la storia di un uomo e una donna. Ne' più ne' meno di due persone comuni. Lui, bassino, capelli neri, corti, occhi castani con sfumature alla luce verdastre, fisico non proprio asciutto ne' muscoloso. Lei, altezza media, lunghi capelli scuri, occhi castani, lineamenti regolari e fisico... Beh, il fisico caspita! Forse quello non molto comune o forse si, quando veste normale lo camuffa ma nuda o in intimo nero lì e tutta un'altra storia. Iniziò tutto in un mattino; era una di quelle giornate d'estate. Complice il caldo, le gonne più corte e certi risvegli che già la primavera aveva portato con se. E quella sembrava essere una lunga magnifica estate. -"Dai, stronza sali" gli grida dal finestrino della sua Clio nera. Ma lei continua a camminare a passo svelto con quel culo di marmo adagiato sulle gambe tornite e nervose, bronzee d'abbronzatura d'agosto inoltrato. Il vestitino a fiori lascia poco spazio all'immaginazione e i capelli fluttuano ad ogni passo. Lo ignora, la stronza. È orgogliosa, nervosa, gelosa. È una stronza "inside" e lui vuole mandarla a fanculo. Ogni volta ci prova e sembra andar bene ma poi che cazzo ne so cosa succede. Non si sfanculano mai per sempre. Lui la segue piano, accostandosi. Ah! Sta piangendo la stronza! -"Che cazzo ti piangi ora? Guarda che ti vengo dietro perché siamo su una statale e non arrivi da nessuna parte" Lei rabbiosa si volta -"Vai a farti fottere!!" Lui ingrana la prima, furioso la supera senza nemmeno voltarsi. Forse è la ...
... volta buona che si libererà di lei. Dio che caldo che fa e nemmeno l'aria condizionata che funziona. Accende la radio che passa una bella canzone al primo colpo. Oggi potrebbe essere il suo giorno fortunato. Ha già in mente di passare dai suoi amici per una partitina alla play e poi boh chissenef... Eh no hey ma cos'è? No cazzo!!! Spegne di botto. Proprio quello stronzo del suo cantante preferito dovevano trasmettere?!? Si passa le mani sulle tempie, poi prosegue, accarezzandosi e grattandosi nervosamente. No, che non si libererà di lei nemmeno stavolta. Si guarda, lo specchietto retrovisore mostra i suoi occhi che lei definisce "dolci" ma lui quella dolcezza non la trova vedo solo tormento e ansia e in quella bocca che sempre lei definisce "che sorride con gli occhi" vede una smorfia di rabbia e desiderio. Abbassa gli occhi e i pantaloni mostrano chiaramente la sua eccitazione. Svolta e si ritrova su una parallela in mezzo alle campagne. Campi di girasoli costeggiano la strada, sembrano sorridergli ad ogni passo. Un bar sembra un miraggio ai lati dell asfalto, frena d'un colpo. Prende una cartella porta documenti abbandonata sul sedile posteriore e la utilizza per coprire il suo pacco ancora troppo evidente. Entra e un ventilatore da soffitto gli ricorda che deve ancora montare in camera da letto quello che ha voluto comprare lei (sempre lei) ma che lui per pigrizia non ha sncora messo. Afferra una bottoglia d'acqua ghiacciata dal frigo e si dirige alla cassa. Un'attempata ...