1. Sopraffatti dai turbamenti


    Data: 03/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... sue per colpa delle calze autoreggenti, infine quando anche lui ebbe raggiunto l�orgasmo, mi scostai e mi rivestii. Io mi sentivo in colpa per quello che avevamo fatto, perché i nostri compagni non si meritavano questo. Era però più forte di me, io amavo Maurizio, poiché ero disposta a compiere di tutto pur di stare con lui. Lui mi riaccompagnò a casa, mi salutò con un bacio sulla guancia dicendomi che stavolta non sarebbe scomparso del tutto. Da quella volta ci vedemmo di nascosto per svariati mesi, lui aveva affittato un appartamento soltanto per i nostri incontri, la sera io andavo lì e docile e ubbidiente lo aspettavo.Una sera avevo indossato un completino nuovo, mi ero messa sul divano soltanto con il perizoma nero e un reggiseno che metteva ancora più in risalto le mie forme già alquanto rilevanti. Quando sentii la porta aprirsi lo accolsi con un bacio e non gli permisi d�accendere la luce. La radio suonava a basso volume, dal momento che era sintonizzata su d�una stazione di canzoni d�amore. Io lo spogliai e ci mettemmo a ballare completamente nudi nel buio in mezzo alla stanza. Era un ballo molto sensuale, mentre i nostri corpi si sfioravano cercandosi. Le sue mani m�accarezzavano dappertutto e la sua lingua mi scendeva fino in gola, mi piaceva mordergli le labbra e accarezzargli il cazzo duro dalla pelle morbida e liscia. Maurizio era sempre stato un po� manesco e rabbioso, perché a seguiti d�ogni incontro mi restavano i segni degli artigli d�un animale feroce come ...
    ... se si stesse cibando del mio corpo. Lui amava graffiarmi e mordermi, a me piaceva il giorno dopo guardare quei lividi allo specchio, avvisaglia e indizio della sua passione incontrollabile e indomabile.Lui mi sollevò e m�adagiò sul pianoforte, io aprii le gambe e accolsi il suo cazzo pulsante nella mia pelosissima e arricciata fica nera, diventata impaziente e già abbondantemente umida. Lui mi penetrò per qualche minuto, poi ci spostammo in un�altra stanza mentre in tutta la casa risuonava quella canzone che a me piaceva tanto, però di cui non ricordo il titolo. Eravamo ancora al buio, là c�era un divano dove Maurizio si stese, in quel momento m�afferrò la testa tra le mani e spinse la mia bocca fino a prendere in bocca il suo cazzo voglioso di sesso. Io glielo succhiai come mai avevo fatto prima d�allora, per il fatto che lo sentivo crescere, gocciolare e pulsare. Mi piaceva giocarci, lui doveva patire sopportando l�attesa del getto finale, tenuto conto che io non potevo né volevo lasciarlo sborrare così in fretta, in tal modo mi staccai da quel cazzo e iniziai a mordicchiargli i fianchi, dato che non era giusto che solamente io riportassi subendo amorosamente i segni di quell�incontro. Io vedevo che non ce la faceva più, eppure mi deliziava e mi divertiva quella smorfia di spasimo sul suo volto per il piacere che sperimentava in attesa della sborrata conclusiva.D�improvviso Maurizio m�afferrò con fermezza e mi sistemò nella posizione della pecorina, io poggiai le mani sullo ...