1. Episodio Tre: La Signorina Silvani colpisce ancora


    Data: 03/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Hermann Morr

    ... tornare a casa col suo odore addosso e quando sono arrivata ho fatto doccia di corsa. Tutto qua. Adesso siamo amiche. “ “ Tutto sistemato ? “ “ Quasi… ma non imbambolarti, muoviti anche di lato … E’ che adesso con la confidenza ci siamo messe a parlare un pò di tutto, e alla fine è uscito che lei ha uno strap-on. E io allora ho pensato che tu non hai mai voluto farmi fare la doppia perché non ti piacciono i maschi.. “ “ Che dici ! Te ne ho fatte a migliaia di doppie col manico della spazzola ! “ “ Quello non vale ! Non è lo stesso che avere una persona vera che ti stringe, respira. E poi le donne sono più feroci quando possono fare quella cosa, io lo so cosa farei se ne avessi uno addosso. E quindi, insomma, se lei venisse ancora da noi sabato prossimo ? “ Non mi fu possibile tirare fuori un suono dalla mia gola seccata, mi limitai a sborrarle dentro a bestia. Poi ci fu solo silenzio. Eravamo ancora abbracciati, ma sapevo che non era del tutto contenta. Sapevo che lei sapeva che era stato il pensiero della sua collega nel mio letto a mandarmi oltre il limite. Sabato, di fronte ai figli si nascondeva l’attesa, ma intanto le pulizie generali della casa erano partite, e non c’era nulla di meglio per indurli ad abbandonare il campo e spostarsi dai nonni anche prima dell’orario solito. All’ora X tutto era pronto, compreso l’aperitivo sul tavolo, e la Signorina Silvani fece una entrata degna di Broadway, zebrata in bianco e nero, vestiti aderenti completati da mantellina, chignon ...
    ... monumentale sopra la testa. L’aperitivo al tavolo fu una cosa civile, per essere delle persone che già sapevano cosa si sarebbe fatto e avevano ben pochi segreti rimasti tra loro. Eravamo ben vestiti, si scherzava , l’unica cosa fuori posto era lo strap-on posato sul tavolo tra i bicchieri. Una cannella di freddo alluminio, dritta, voluminosa, arrotondata sulla punta, bianca come il resto del completo della nostra ospite. Moglie lo osservava, ma distaccata, come se non la riguardasse. Intanto si beveva il mio cocktail personale: liquore di Erba Luigia allungato col Pinot, succo di limone e fettina di cetriolo. Le battute sul cetriolo da parte delle signore si sprecavano. Era un momento talmente piacevole che mi sarebbe bastato così, anche senza scopare, in compagnia senza secondi fini. Ma il secondo fine c’era, e avevo bisogno di un chiarimento. “ Una cosa mi dovete dire: dovrò stare davanti o dietro ? “ Quelle scoppiarono a ridere. Fu la Silvani poi a rispondere. “ Maaaa ! Lo strappone davanti sarebbe da lesbiche no ? E’ chiaro che sto dietro io, non ci arrivi ? “ “ No, lui si sta illudendo di vederci fare le cosacce, ma deve rassegnarsi. “ – aggiunse Moglie – Ora che si era entrati del tutto nell’argomento, fu un lampo spostarsi nella camera da letto e spogliarsi. La sedia in ferro battuto non era più tornata nella cantina, questa volta fu la nostra ospite a sedersi e assistere, con la cintura già agganciata, mentre io sul letto provvedevo a riscaldare la moglie. Tenendola ...