Ricordi lusitani
Data: 05/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
... vera troia, e di complimenti per la mia bravura dovuta all’esperienza, incredibile per la mia età. Io li guardavo e sorridevo con le labbra umide del loro sperma. Al momento opportuno mi sono messo a pecorina offrendo il mio culetto alla loro vista e mi sono aperto le chiappe da solo per mostrare il mio buchino palpitante che voleva essere soddisfatto, stando ben attento che anche Bruno avesse una buona visuale. Ho avuto l’impressione che stesse per venire senza toccarsi ma che sia riuscito a trattenerla ancora.
Dopo un abbondante leccaggio del mio sfintere, che hanno anche coperto di sputi, tenendomi aperte le chiappette piccole e sode con le loro grandi mani, mi hanno infilato dentro le mazze venose e dure come il marmo. Non ci sono andati tanto leggeri, ben sapendo che ci ero abituato. Era proprio quello che volevo e li ho incitati con parole e gemiti a scoparmi forte. Si sono alternati per un bel po’ dentro di me tenendomi saldamente in vita. Hanno cambiato posizione più volte, anche alla missionaria, che io sapevo piacere molto al mio uomo. Immaginate un piccolo ragazzo sottomesso per lungo tempo alla virilità di due bestioni arrapati, per dare loro modo di ricaricarsi dopo che erano già venuti. La scena avrebbe fatto ricredere anche un santo.
Quando furono pronti, uno si è sdraiato sul divano inforcandomi da sotto e l’altro mi ha ingroppato poggiato sulla mia schiena e stringendomi saldamente a sé. Il mio buco era ormai completamente dilatato dalla lunga e ...
... feroce scopata e non ebbe difficoltà a prenderli insieme. Io godevo come una vacca, loro godevano come tori mentre il mio uomo, poverino, continuava a trattenersi. Tutti e quattro stavamo però sbavando dal piacere. Ancora poco e poi, prima quello di sopra e poi l’altro, sborrarono dentro di me un’altra quantità enorme di sperma bollente fino a svuotarsi completamente i coglioni.
Per loro deve essere stata una fortuna incredibile poter scopare senza limiti una giovane e fresca troia come me ed essere pure pagati per farlo. Ho sempre pensato che, almeno per quella sera, a due donne del paese era venuta a mancare la razione quotidiana, visto come avevo sfiancato completamente i loro mariti.
Non avevano ancora finito di riprendere fiato che Bruno li ha gentilmente, ma con decisione, invitati ad andar via, dicendo loro che ci sarebbero state altre occasioni. Rivestiti, sono usciti dalla porta di casa senza essere accompagnati. Le attenzioni del mio uomo erano finalmente solo per me.
“Vieni qui, ragazzino” mi ha detto, ben sapendo che quella frase, detta da mio padre, per tutta l’infanzia significava doverle prendere di brutto per qualcosa che avevo combinato. Ma così facendo l’aveva esorcizzata e l’aveva trasformata in una frase dai connotati positivi.
Mi sono avvicinato carponi fino ad arrivare all’altezza del suo pube, tra le sue gambe pelose e muscolose. Il cazzo aveva raggiunto dimensioni ancor più paurose del solito. Lo guardai con gli occhi languidi e pieni di ...