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L’occasione fa l'uomo ladro. e la donna ? (seconda parte)
Data: 07/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless
... a baciarlo. Le loro lingue si intrecciarono e non si staccarono più per diverso tempo. Poi lei rialzò il busto e cominciò letteralmente a ballare su di lui infilzata su quel perno. Le tette ballavano su e giù al ritmo della scopata finché l’uomo non le afferrò e dapprima piano poi sempre più violentemente cominciò a toccargliele, a strizzargliele. I due godevano e ansimavano forte. L’uomo forse non resisteva più. La disarcionò, la scaraventò sul letto e le risalì di sopra. Pochi secondi e le infilò nuovamente il cazzo dentro. La cominciò a scopare con foga, con moltissima foga. Entrambi godevano. Yoko questa volta aveva avuto almeno tre orgasmi. L’uomo manteneva dei ritmi assurdi. Entrambi ora quasi urlavano il loro piacere. Non avevano scambiato però più parola. Finché “Che puttana! Che puttana! Sei fenomenale!” le disse l’uomo che con un movimento repentino sfilò il cazzo dalla fica di lei e si mise in ginocchio sul letto. Velocemente si avvicinò alla faccia di Yoko, gli scappò un fiotto di sperma che la colpì sulla guancia e tra i capelli e le disse “Adesso mettilo in bocca! Presto, non resisto più!” Yoko non se lo fece minimamente ripetere. Si alzò un poco e ricominciò a spompinarlo. L’uomo rilassò i muscoli ed in pochi istanti le riempì la bocca di sperma. Ma quanta ne produceva quest’uomo! Svuotatosi, l’uomo si accasciò stanco sul letto. Yoko, quasi soffocata da tutto quel liquido sparatole in bocca riuscì ad ingoiarne una parte mentre la ...
... restante le cominciò a scolare fuori la bocca colando un po’ dappertutto lungo il suo corpo e sul letto. Anche lei si accasciò stanca. Nel buio assoluto della stanza si strisciò velocemente un braccio sulla bocca per togliersi un po’ di sperma rimastole lì. Gesto che John le aveva sempre detto di rappresentare per lui altamente volgare ma allo stesso tempo eccitante, come di una sfida, come di una donna che pur avendo accolto lo sperma dell’uomo lo invita a donargliene ancora perché non le è bastato. Già, John! Yoko pensò velocemente a John. Ma dov’era finito? Perché l’aveva lasciata lì sola? Lì a subire quella violenza da quest’uomo. Violenza? Aveva provato un immenso piacere in quei momenti con lo sconosciuto. All’inizio sì era stata violenza, ma poi no, le era piaciuto. Era stata lei a ricominciare. Persa in questi pensieri si assopì. Alle prime luci del giorno arrivai al villino. Ero una pezza. Stanchissimo, mi bruciavano gli occhi ed avevo anche un gran mal di testa. Non parliamo del sonno, poi. Non vedevo l’ora di andare a riposare per qualche ora. Entrai nella casa e vidi un bel po’ di confusione. Alcune suppellettili ammassate in un angolo, altre appoggiate sul tavolo. Non capivo. Andai verso la camera da letto e lì trovai Yoko. La stanza ormai era pienamente illuminata dal primo sole della mattina. Vidi Yoko praticamente nuda sul letto che ancora dormiva. Aveva il babydoll a mo’ di cinta: abbassata la parte superiore, alzata quella inferiore. Il perizoma ...