Stavolta si è fidato troppo
Data: 08/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Pzero
Salve, sono Paolo e da due mesi a questa parte ho scoperto questo sito davvero interessante. Non avrei però mai immaginato di poter scrivere una storia tutta mia. Di certo, esperienze con l'altro sesso ne abbiamo avute tutti, ma ci sono esperienze davvero particolari tali da dover essere condivise. Ho 22 anni e vivo da solo a Roma in un complesso di villette a schiera. Il mio vicino Carlo, è un 70enne facoltoso che ha sposato una bella donna di appena 38 anni. Lei, Melita, giovane e davvero prorompente, ha trovato il classico "pollo" da spennare. Sono sicuro che da quando sono sposati, non l'ha scopata nemmeno una volta, infatti lui è troppo anziano e pieno di acciacchi. Essendo vicini e condividendo praticamente una sottile parete, mi invita spesso da lui, chiacchieriamo, gli faccio compagnia quando non esco con gli amici. Carlo è una brava persona, colto e ricco di famiglia. Quando cominciai ad andare da lui, c'era quasi sempre la moglie e non vi nascondo che ci siamo scambiati davvero molte occhiate, senza ovviamente che il povero marito ci facesse caso. Quando poteva, non evitava di mettersi in mostra con le sue belle gonne, gli abiti stretti, scollati. Melita sembra molto più giovane, è alta, bionda, occhi castani e un corpo che nemmeno sto a descrivervi, contornato da alcuni tatuaggi strasexy, al posto giusto. Soprattutto nell'ultimo mese, Carlo cominciò a non uscire più di casa e la moglie, abituata al solito weekend fuori porta, diventò nervosa. Ovviamente ...
... attraverso la parete, io sentivo i loro litigi. Giovedi scorso, il buon vicino mi chiamò da lui e mi disse: “Paolo ti prego, devi farmi un favore, a buon rendere”. Io subito chiesi: “di che si tratta avvocato?” Lui: “in questi giorni sto litigando con Melita, non sono più in grado di portarla a fare un weekend decente, non ne ho più la voglia, sono troppo stanco”. Io lo guardavo come per chiedergli di arrivare al dunque e lui con tono seccato disse: “mi dispiace toglierti tempo allo studio, ma io vorrei che tu portassi Melita questi tre giorni a Capri, giuro che te ne ricompenserò”. Lo guardai con aria stupita e lo ero davvero. Non sapevo da dove cominciare ma dissi: “avvocato, per quanto riguarda la ricompensa, non se ne parla proprio, non sono un'agenzia di viaggi. Se lo faccio, è solo per farle un favore da buon vicino come lo è lei con me”. Si rallegrò subito e sorrise, poi disse con aria insistente ma divertita: “ti ringrazio, ma permettimi di darti almeno questi per riconoscenza”. Così dicendo, tirò fuori dalla tasca 300 euro!! Dissi: “no, non posso prenderli, la ringrazio comunque e a buon rendere”. Tutta la notte stetti a riflettere ed ero eccitato, pensando di dover passare 3 giorni con quella dea. Decisi che ci avrei provato o almeno avrei tentato di entrare più in confidenza con lei. Senza dubbio il buon Carlo stavolta si era fidato troppo di me. Il giorno dopo eravamo pronti, Capri ci aspettava. Presi la macchina di Carlo, caricai le valigie di Melita, una valigia mia e ...