Ammucchiata Senza Limiti
Data: 29/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti
... non riuscirà a dormire, e soprattutto non lascerà dormire me. Siamo appena fuori dalla nostra villetta e ci mescoliamo alla gente che passeggia lungo il vialetto adiacente al corpo principale di Port Ambonne, che è un grosso edificio con la pianta a Y e quattro piani terrazzati dove si strovano numerosi appartamentini a studio. All’incrocio della Y si trovano diversi negozi di articoli sexy (per lo più abbigliamento), bar, ristoranti, una piscina e anche diversi locali notturni e swinger clubs: in pratica è la zona più vivace di tutta Cap, piena di vita ventitré ore al giorno (fra le cinque e le sei del mattino è un po’ morta). Mi diverte molto camminare con aria provocante e catturare gli sguardi degli uomini che ammirano la merce che esibisco ormai con una certa disinvoltura. La presenza di Franco serve ad evitare di essere importunata da ogni singolo che incontro, ma noto come la maggior parte di loro mi si farebbe senza pensarci due volte; la cosa mi piace alquanto. E’ rassicurante sapere di avere solo l’imbarazzo della scelta. Poi però, inopinatamente, riconosco i miei due napoletani preferiti. - Ciao ragazzi! – mi viene spontaneo salutarli allegramente, ignorando del tutto la reazione di mio marito. In quel momento mi interessa solo acchiapparli: il resto verrà da sé. Lui sono un po’ sorpresi, poi il morettone s’illumina riconoscendomi, e il compare ghigna apertamente. Li abbraccio in mezzo al vialetto e stampo un bel bacio in bocca a tutti e due strappando un sorriso ...
... ai passanti, poi mi giro verso Franco e gli strizzo un occhio. - Loro sono due miei amici – gli spiego – Mi hanno gia avuta tutti e due un paio di volte… Ragazzi, lui è mio marito; non vi preoccupate, non è un tipo geloso. Forse sarebbe stato divertente anche se fosse stato geloso e si fosse incazzato all’idea che mi ero già fatta scopare alle sue spalle da quei due, ma devo dire che lui dimostra di saper stare al gioco. Si fa avanti e tende la mano amichevolmente: - Piacere, ragazzi: io sono Franco. Mi rendo conto cha ancora non conosco il nome dei due, anche se mi sono accoppiata con loro in due diverse occasioni. - Io sono Raffaele, ma chiamami Lele – fa il morettone, come al solito spigliato e sicuro di sé – Lui è Nicola, e tutti lo chiamano Nico. Nico e Lele, suona bene… - Ragazzi, fa un caldo tremendo – butto giù io su due piedi – Vi andrebbe di venire alla nostra villetta e bere qualcosa di fresco, così ci conosciamo un po’ meglio? Loro si guardano in faccia: Nico scrolla le spalle come a dire, fai un po’ tu; Lele si gira verso di me, sogghigna a Franco e poi fa un bel sorriso a me: - Ma certo, ottima idea. Dove state? - Proprio qui dietro, venite! Sono tutta contenta quando apro il cancelletto del nostro minuscolo giardino; che bello, Lele ha chiaramente voglia di scoparmi un’altra volta. Siamo praticamente nudi, e non può nasconderlo… Il suo bellissimo uccellone è già bello tosto all’idea di farmi la festa di nuovo. Franco richiude il cancelletto e siamo fra di noi, ...