1. Ammucchiata Senza Limiti


    Data: 29/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... calore della loro carne pulsante. Osservo mio marito, e lo vedo tutto sorridente che si tocca il pisello osservando la porcaggine della sua tenera sposina. Gli faccio l’occhiolino e gli tiro un bacio prima di rimettere la lingua in bocca a Lele. Poi scivolo in ginocchio e gli prendo in bocca l’uccellone non ancora del tutto duro. Ho una voglia che non capisco più niente… Mi eccita da morire farlo davanti a Franco, e sapere che a lui va bene rende il tutto ancora più perverso: mi rendo conto di volergli più bene per questo, e la complicità che tutto questo sta creando fra noi me lo fa sentire più vicino. Non sarà un grande amante, ma è un buon compagno per me; se le corna gli stanno bene, il nostro matrimonio funzionerà! Mi sento così bendisposta verso di lui che allungo una mano per tastargli il cazzo mentre spompino Lele. Hmmm… Che buono il suo cazzo! E’ caldo, gonfio di voglia, tutto coperto di venature gonfie e virili, e ha un sapore squisito. Ho Nico nell’altra mano: lui è il più duro di tutti; liscio, di dimensioni standard, ma duro come un olisbo di vetro. Lele mi tiene per i capelli e mi scopa in gola: me lo sento giù per l’esofago, e mi esalto ad essere trattata come una baldracca. Sego gli altri due cazzi mentre l’alfa mi usa a suo capriccio, consapevole di essere il padrone. Infatti è lui che prende l’iniziativa. - Avanti Nico – fa al suo compare con aria decisa - Prendila da dietro mentre mi spompina… Nico obbedisce prontamente: mi fa sollevare mentre il ...
    ... morettone continua a scovolarmi l’esofago, mi fa appoggiare lo stomaco sul tavolo in modo da farmi assumere una posizione a squadra, e m’inforna da tergo come da istruzioni. - Ugh – annaspo io, sentendomi trafiggere di colpo da quell’arnese durissimo mentre quasi non riesco più a respirare con il cazzone di Lele che mi stantuffa fra le orecchie. Franco si è spostato anche lui, in modo da permettermi di riprendere a segarlo con una mano sola mentre gli altri due mi usano a loro piacimento. Non che abbia molta forza nel polso, ma lo smanetto ugualmente perché in fondo se lo merita, poverino. Nico mi chiava velocemente, roteando il cazzo nel mio ventre affamato e rovistandomi tutta la vagina alla ricerca dei punti più sensibili e mandandomi rapidamente in paradiso. Mi contorco come una serpe quando vengo fulminata da un orgasmo breve e bruciante, e lui mi gratifica con un paio di sculaccioni per esprimere il suo apprezzamento. - Ah, ben fatto, compare! – ridacchia Lele tirandomelo fuori dalla gola ormai durissimo – L’hai già fatta godere… Adesso però scambiamoci, che me la voglio ingroppare anch’io. I due napoletani si scambiano di posto; mi ritrovo il cazzo di Nico davanti alla bocca, tutto grondante dei miei umori, e sono lesta a inghiottirlo mentre lele mi si piazza dietro e mi posiziona il posteriore per la monta… - AAH! – strillo, quando mi squarta in due affondandomi la sua bega rovente nella figa – Cazzo, vacci piano… Lui in effetti fa le cose con calma; dopo avermi penetrata ...