1. E lo spinsi dentro il suo culo


    Data: 29/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... gli chiesi l'età.
    
    - “Ne devo fare venti tra un mese, ma scopo da quando ne avevo sedici. Quasi sedici”.
    
    - “Hai iniziato presto”.
    
    - “Il cazzo mi piace da quando ero piccolo. Già alle elementari, quando potevo, lo toccavo a tutti e tutti ridevano. Alle medie ho capito che era meglio non farlo e alle superiori ho scoperto che tanti me lo volevano dare...”. Sottolineò questa frase con una bella risata e proseguì subito, come un navigato intenditore: “ma basta parlare di me, mi scopi? Me lo sbatti dentro subito?”
    
    Accompagnò le frasi con irripetibili bestemmie e, vedendomi un po' indeciso mi incalzò con ancor più decisione, toccando altri tasti della mia psicologia.
    
    - “Ma sei qui per scopare o per cosa? Non dirmi che non ti va più? Un cuore d'oro? Guarda che a me piace e che io sono fatto così. Mi sbatti, mi inculi e... giù un'altra bestemmia e siamo contenti in due”.
    
    Sinceramente ero perplesso. Quel corpo mi eccitava, e molto, ma il modo di fare, così diretto e volgare mi faceva perdere la voglia. Forse non avevo mai incontrato uno come lui e la cosa non riuscivo a digerita. Forse tanta volgarità gratuita non mi lasciva indifferente. Però, il tutto, aveva un sapore strano e, in fondo, eccitante.
    
    - “Mi vuoi legare? Dai, cazzo, legami, poi mi fai quello che vuoi. Ti piace così? Anche a me. Poi mi fai tutto quello che vuoi”.
    
    Andò rapido in una stanza e ritornò con corde e legacci. Li buttò sul divano. Mi diede una corda e si inginocchiò davanti a me ...
    ... intrecciando le mani e sollevandole sopra la testa. Voleva che le legassi. Contemporaneamente si infilò il mio uccello in bocca e cominciò a succhiarlo. Lo aspirava con avidità. A questo punto decisi di giocare come voleva lui. Gli legai le mani, strette, accertandomi che non potesse liberarsi e che i nodi fossero ben fatti. Lo afferrai per i capelli e lo feci alzare. Le mani erano legate e penzoloni sul davanti. Mi guardò soddisfatto e, girato, si appoggiò al muro con la testa e mi offrì nuovamente il culo.
    
    - “E' ancora umido della leccata, mettimelo dentro”. Come non farlo?
    
    - “Metto il preservativo e entro”.
    
    - “No, senza. Io sono a posto. Se non ti fidi sul tavolo c'è anche il certificato del mese scorso, guardalo”. Cazzo, adesso ero spiazzato.
    
    - “E perchè lo hai fatto?”
    
    - “E' da quando ho fatto diciotto anni che ogni tre o quattro mesi lo faccio perchè tanti lo vogliono vedere prima di fare”. Sempre più spiazzato da questo “professionista non mercenario” che, per invogliarmi si stava piegando in avanti per far sporgere in fuori il culo ,e sempre più eccitato, gli puntai il bastone sullo scroto, poi lo feci risalire e, impugnandolo, lo misi proprio sul buchetto. Un attimo e fui dentro. Cominciai a scoparlo. Scorreva che era una meraviglia. Lui inarcava ritmicamente la schiena per assecondare i miei movimenti. Gli accarezzai le spalle. La pelle, bianchissima, è morbidissima era liscia. Lui iniziò ad ansimare e a gemere ad alta voce. Almeno per adesso aveva finito di ...