1. Vicinanza e amenità


    Data: 11/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Vi porto gentilmente a conoscenza svelandovi che l�ottima amica di mia moglie, essendo nella stessa misura la sua personale e affabile farmacista del quartiere nel quale risiediamo mi piace in verità da morire, perché mi fa talmente sragionare che gliel�ho ribadito già parecchie volte. Lei l�ha capito benissimo, malgrado ciò gli piace influenzare il gioco, prolungandolo e trascinandolo fino all�inverosimile. Lei &egrave molto avvenente, questo la sa molto bene, su quest�aspetto ci calca sopra, &egrave assai pomposa e impudica nei modi, le piace indubbiamente comandare, coordinare e regolare perennemente il gioco, per il fatto che s�avvicina baciandomi perfino davanti a mia moglie incurante delle sue penetranti occhiate.Quest�estate, senza dirmi niente, ha organizzato con mia moglie una settimana di vacanze al mare tutti insieme, la mia consorte leggermente gelosa ha cercato di dirottarla senza profitto verso un�altra stazione balneare, eppure lei ha insistito unendosi assieme a noi facendomelo sapere soltanto all�ultimo istante. Io non l�avevo mai vista in costume da bagno, in realtà &egrave splendida, ha una corporatura rotondeggiante, anzi, ben tornita da far stravolgere gli occhi, anche perché i suoi costumi inediti non nascondevano quasi nulla e sembrava, che casualmente s�aprissero insistentemente alla visione pubblica di tutto il suo ben di Dio. Non vi nascondo che &egrave veramente perfetta nei dettagli, tutto in lei &egrave bello e splendidamente curato, i capelli, ...
    ... la pelle, gli occhi, le labbra, le mani e in ultimo i piedi. E� una forza della natura.In quei giorni io avevo occhi unicamente per lei e per il ben di Dio che esternava, perché me lo mostrava a volte lascivamente e svergognatamente senza curarsene troppo, dal momento che la mia consorte abbozzava non so quanto volentieri i suoi inconsueti azzardi. In verità sin dal primo giorno lei cominciò con strane manovre, perché ogni volta che ci sedevamo al bar o al ristorante, i suoi piedini nudi cercavano i miei e li toccavano furtivamente. La prima volta restai di ghiaccio pensando a uno sbaglio, ma non era così. Il secondo giorno il suo piedino morbido mi risalì intenzionalmente giungendo fino alla coscia e lì dovetti afferrarlo bloccandolo in ultimo per scongiurare il peggio. Naturalmente ogni occasione era propizia per mostrarmi il decolleté mentre si piegava in avanti e spesso le coppe del suo reggiseno, anche a causa dell�abbondanza erano fuori centro, motivo per cui i suoi capezzoli fuoriuscivano per metà, io in quel frangente potendolo fare li avrei morsicati e succhiati ben volentieri.Il suo maggiore trionfo era però l�esibizione, perché verso sera sfoggiava le sue cosce al di fuori dello spacco del suo pareo, tenuto conto che era quasi una passerella, lo capii dopo a mio uso e consumo. Io ormai fremevo e ribollivo, l�amore che facevo con mia moglie ogni sera per calmarmi non mi placava al cospetto di quei mezzi capezzoli, di quelle cosce levigate e di quel monte di Venere ...
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