1. Vicinanza e amenità


    Data: 11/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... prominente che dicono essere sinonimo di grande carica sessuale. Il terzo giorno venne a sfregarsi diverse volte contro di me con i suoi morbidi fianchi, provocandomi in quell�occasione una leggera erezione. L�ultima volta, mentre procedevamo negli spogliatoi delle docce, m�appoggiò la mano sul costume, strinse leggermente e mi dileggiò dicendo con un sorriso equivoco e losco:�Potrai fare di meglio, vero? Ne sono certa�.L�incontro era ormai rimandato al giorno successivo, promisi a me stesso che non avrei sopportato oltremisura, che qualcosa dovevo compiere e che non dovevo farmela scappare in nessuna maniera, perché la faccenda era audacemente e spudoratamente stata dichiarata. Sì, certo, annunciata e indetta va bene, ma su d�una spiaggia dove la scopi una donna così? In quale luogo la spogli? Dove la fai godere? In che maniera puoi farla partecipe del tuo piacere? A me pareva che ci fossero solamente degli spogliatoi e nient�altro, perché avendo a disposizione poco più d�un un metro e cinquanta quadrato di spazio che cosa ci fai? Non importa, nessun dramma, adeguati e arrangiati, cogli l�attimo e va� avanti. A questo punto me la volevo chiavare, addirittura nel cortile d�un convento di clausura se ci fosse stato a portata di mano. Bramavo attraversare la setosità della sua pelle, lo spessore dei suoi capezzoli, la pienezza delle sue chiappe, reclamavo captare la piacevolezza del suo alito, la fragranza delle sue cosce, baciarle le labbra, le mani e quei piedi tanto ...
    ... belli. Desideravo ascoltare come poteva godeva, come veniva riversandole dentro il mio appassionato e canicolare orgasmo.Io ero pronto a tutto, eppure lei mi smontò, scomponendo e semplificando al massimo ogni rituale di corteggiamento e d�accoppiamento, perché molto familiarmente nel momento della siesta sotto l�ombrellone, si sollevò, compì pochi passi, si girò e mi fece un esplicito segno di seguirla. Io manifestamente magnetizzato come un cobra la seguii, lasciando mia moglie che sonnecchiava placidamente. Anche lei aveva avuto la mia stessa idea, giacché mi condusse direttamente verso i cabinati ed entrò nel suo lasciando la porta socchiusa. Io rapidamente m�intrufolai e chiusi. Dopo aver bloccato cercando di non far rumore, chissà poi perché, mi girai turbato non sapendo che cosa proferire in quel momento, lei era senza il reggipetto, la sua florida misura era come esplosa e le sue piccole mani faticavano a contenerla con le dita, poiché ne fuoriuscivano due grossi capezzoli chiari e irti. Mi fece segno di non dire nulla e m�invitò con un altro gesto nel farmi avanti.Io non volli esplodere come nei miei sogni, perché inizialmente bramavo regalarle delicatezza, rispetto e sensibilità, perché la bellezza e l�amore esigono questo. Con le gambe falciate per quella smisurata eccitazione mi sedetti sulla piccola panchetta della cabina e l�attrassi a me. Cominciai a leccarle in segno di gratitudine sia le dita delle mani che i capezzoli, che da esse sporgevano e che s�indurirono ...