1. Vicinanza e amenità


    Data: 11/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ancora di più. Lei iniziò a lagnarsi intensamente per il piacere provato, facendomi capire che quell�atto di riconoscimento era assai gradito dal suo essere intimo di femmina. Capii al volo, la feci sedere al posto mio, m�inginocchiai davanti a lei e le agguantai i piedi morbidi, glieli baciai succhiandole in ultimo tutte le dita, mordicchiandone ogni tanto qualcheduno. Lei gradì tantissimo, tanto che pensai che stesse già per venire. Dopo mi fece segno d�alzarmi in piedi, adesso era lei che voleva condurre il gioco e assaporare l�attimo, siccome era seduta m�abbassò lo slip e con un sorriso d�apoteosi avvicinò la bocca ben truccata alla punta del glande, ormai perfettamente scoperto e gonfio.Lo assaporò e lo baciò, in conclusione lo fece sparire completamente nella sua bocca. Non era il momento giusto per sborrare, che meschina e che spregevole gretta figura avrei compiuto, sicché mi trattenni dedicandomi interamente a lei.Avevo l�intenzione di baciarla e di leccarla tra le cosce, ma come potevo compierlo in così poco spazio a disposizione? All�istante mi sdraiai per terra tenendo le gambe sollevate, lei si collocò rimanendo accovacciata sul mio viso, io le baciai a lungo tutto l�interno delle cosce setose, dopo con la lingua ...
    ... entrai decisamente nel suo anfratto sugoso e odoroso, inebriato e totalmente in visibilio, mentre assaporavo con bontà le secrezioni della sua stupenda fica. Lei mi venne praticamente in bocca, con mugolii soffocati nella gola. A questo punto spettava a me eseguire il resto, anche perché non potevamo assentarci ancora per lungo tempo. Ci rimettemmo in piedi, le alzai una coscia facendole appoggiare il piede sulla panchetta e con qualche manovra appropriata, che le procurò anche una leggera fitta di dolore, riuscii a penetrarla mentre con le dita d�una mano le esploravo in profondità tutto il solco del fondo schiena e con l�altra le martoriavo un capezzolo.I suoi mugolii erano concentrati, assai veementi, al momento potevano senz�altro udirci dall�esterno. Io non mi trattenni oltremodo e un lungo fiotto denso, troppo a lungo trattenuto, si riversò in successivi spasmi dentro di lei estasiandola e travolgendola di piacere.Soltanto a quel punto, rivestendoci, ci scambiammo rapidamente qualche bacio di tenerezza e di complicità. Qualche minuto più tardi eravamo nuovamente distesi sui nostri rispettivi sdrai ignorandoci e fingendo di non conoscerci.Per quanto mi riguarda, acclamazioni e plausi per le farmaciste.{Idraulico anno 1999} 
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