Lunedì al lavoro i° parte
Data: 12/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ollalla123
Lavoro ormai da anni come collaboratore in un piccolo studio professionistico della mia città e spesso in periodi di particolare lavoro chiamiamo giovani e giovane universitari ad aiutare per portare aventi il lavoro.
Qualche tempo fa è arrivata una giovane studentessa di 22 anni che per alcuni mesi ci ha aiutato nel lavoro in studio. Sara si è subito contraddistinta per la sua personalità allegra solare e gioiosa, ma anche per un bel fisico giovane, magro, alta all'incirca 1,70 aveva lunghe gambe affusolate e un culo sodo che spesso lasciava in vista, stretto in jeans aderentissimi o con minigonne vertiginose. I lunghi capelli neri incorniciavano un viso dolce e due occhi grossi azzurro chiaro, quasi grigio. Nel periodo in cui si è fermata da noi ero io che avevo più contatti con lei, addetto a spiegarle cosa e come svolgere i suoi compiti. Cominciammo presto a raccontarci spesso le vicissitudini e le gioie più disparate della nostra vita. Lei era insieme ad un ragazzo più giovane e cominciava a rendersi conto che era troppo infantile per lei. In breve tempo entrammo più in intimità, a pranzo andavamo a mangiare insieme e passavamo le pause sempre assieme, soprattutto il lunedì, giorno in cui in ufficio non c'era mai nessuno oltre a noi. Cominciai a percepire un'intesa particolare tra noi, possibile che Saretta avesse una debole per me?!?! Per me che avevo quasi il doppio della sua età?? E poi...., non è che sono proprio un figo (come si dice) oddio ho ancora tutti i ...
... miei capelli (al contrario di molti quarantenni) e non sono neanche bianchi. Non sono proprio grasso, ma non ho neanche un fisico atletico come può averlo un ventenne! Eppure spesso si divertiva a stuzzicarmi parlando del sesso col suo fidanzato, e il più delle volte lamentandosi che non lo trovava più soddisfacente che lo trovava sempre più puerile.
Un giorno cercando dei file nella rete dell'ufficio, mi imbattei in 3 o 4 file jpeg che non dovevano stare in quella cartella. Quando li aprii rimasi basito, erano foto di Saretta distesa sul letto nuda in varie posizioni intriganti. "Mamma che figa che è" le lunghe gambe assottigliate, le tette piccole e sode, quasi infantili, ma con due capezzoli enormi e turgidi, e un tatuaggio, una rosa rossa che dal fianco scendeva giù fino all'inguine e alla figa perfettamente rasata.
"No non posso rimanermene con le mani in mano devo provarci prima che Saretta torni a frequentare l'università". Carpe diem!! Così qualche giorno dopo, di lunedì mentre ero al suo fianco a spiegarle come disegnare alcuni particolari sul pc le chiesi quando si fosse tatuata una rosa! Saretta si voltò allibita e imbarazzata tentò di comprendere come facessi a sapere della sua rosa. Capì in fretta delle foto e cercò di scusarsi, che le foto erano finiti lì per sbaglio e che le aveva cancellate subito.
"Bhè le foto erano bellissime e tu lo sei ancora di più"
Mi avvicinai a lei e mi sporsi per baciarla, le sfiorai piano il collo con le labbra e lei rimase ...