Non può essere passato inosservato
Data: 12/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Marta Carloni
... mantieni il ritmo con la musica e la tua mano dalla mia schiena scivola leggera sui miei glutei e poi giù a sollevare l'orlo del vestito per poi risalire, solleticare e pizzicare, infuocando ogni lembo di pelle che tocchi, accendendo ogni cellula che ti percepisce, chiudo di nuovo gli occhi e mi godo il tuo tocco, beandomi della tua sensualità, andando a tastare la tua eccitazione, a percorrere l'asta da sopra il tessuto, ad accarezzarti e palpeggiarti, sentendoti crescere ancora e ancora. I respiri forti, ansimanti, i piedi che ancora si muovono in sintonia con il tango, le mani che bramano pelle da stringere e le bocche che si cercano e divorano e riperdono e ritrovano in una danza continua, in un gioco continuo, con una carica erotica ormai alle stelle. La tua mano sull'interno coscia scosta lo slip e si immerge in me, senza preliminari, vogliosa, incitata dai miei umori che colano abbondanti, ancora ti seguo, e slaccio i tuoi pantaloni per infilare una mano a cercare l'asta, per impugnarla con decisione, vogliosa tanto quanto te. Chissà che staranno pensando gli altri clienti del ristorante. Già, il ristorante. Freddo contro le spalle, una colonna probabilmente. Non mi interessa, ne approfitto e punto le spalle inarcando la schiena per far aderire meglio i nostri corpi, gli occhi ancora chiusi, le labbra tumide e umide, il respiro affannato, il petto veloce nel suo alzarsi e abbassarsi, il vestito salito irrimediabilmente, gli slip, ormai più che bagnati, arrivano sempre ...
... più in basso fino a rimanere sul pavimento, le mie braccia sul tuo collo e le tue mani ad abbassarti i pantaloni, poi ad afferrarmi le natiche, a sollevarmi di peso. Le gambe si serrano attorno al tuo bacino e all'ingresso del mio sesso ti sento spingere, e ti invito, ti voglio e ti chiamo, e tu non te lo fai ripetere due volte, con un colpo secco entri in me, fino in fondo, fino a farmi sentire piena, e io gemo il mio piacere, lo sussurro sulle tua pelle, e prego per averne ancora, leccando e baciando ogni tuo lembo di pelle che mi capita a tiro, mentre tu inizi a stantuffare, avanti e indietro, dentro e fuori, a ritmo con la musica su cui fino a poco fa i nostri piedi si erano rincorsi. Mi afferri i polsi e li porti sopra alla testa, contro la stessa colonna su cui poggiano le mie spalle, e li inchiodi li, mentre mi impali con sempre maggiore forza, una mano sui polsi, l'altra stretta sul culo, probabile che resterà per un po' il segno, ho la pelle sensibile io, e la bocca sulla mia, famelica, passionale, senza alcun controllo, mentre la musica incalza il ritmo e tu con lei, e io con te, con i miei gemiti e i miei movimenti, sempre più forti, sempre più lunghi, quasi al limite. E al limite mi ci porti, mi ci porti e mi ci tieni sospesa, facendomi implorare, per poi portarmi oltre, mentre tu stesso vai oltre, riversando fiotti di caldo sperma direttamente nel mio utero, riempiendomi con tutto te stesso, facendomi gemere tutto il mio godimento, facendomi sentire cosa sei, di ...