1. Tradire #7


    Data: 15/09/2019, Categorie: Etero Autore: Laura

    I suoi occhi non si staccano da me, tanto che ho pensato d�aver qualcosa fuori posto: una calza smagliata, il trucco sbavato sulle labbra o un qualsiasi altro sconosciuto dettaglio del mio abbigliamento. Poi mi sono accorta che quegli occhi sono fissi sulle mie gambe e non si perdono il minimo movimento. Inizialmente un lieve senso d�imbarazzo mi spinge a serrarle e vinco a stento l�istinto di sistemarmi meglio la gonna che ora mi pare davvero troppo corta. Qui, nel vivo della festa, nel mezzo di tutti gli altri invitati, quegli occhi sono davvero imbarazzanti e temo che qualcuno noti quello sguardo irriverente puntato su di me; decido allora un diversivo. Mi alzo per dirigermi al tavolo delle bevande, mi lascio servire da un disponibilissimo attempato e galante signore che attende al varco ogni giovane donna per intavolare futili discorsi; lo scarico con un sorriso e mi sposto cercando di cogliere dove sono quegli occhi adesso. Stanno sempre su di me, puntati nella metà inferiore del mio corpo, mi domando cosa sta osservando e mi accorgo a chi appartengono quegli occhi. Curioso il fatto che sino ad ora non mi sia accorta di chi stava dietro quello sguardo: non male il ragazzo!Mi avvicino a lui e torno a sedermi tra le amiche, questa volta mi sistemo in modo che le gambe siano dirette verso di lui e le accavallo lentamente, mentre sbircio la sua espressione. Gradualmente il senso d�imbarazzo svanisce vinto dalla mia perversa voglia di giocare con i sensi e, istintivamente, ...
    ... inizio a muovermi in modo da mostrargli sempre meglio ciò che sta ammirando. Distendo le gambe, le raccolgo, le divarico leggermente per richiuderle dimenandomi sulla sedia in modo da far salire la gonna; poco alla volta.�Si�, penso notando il suo sguardo quasi stupito, �ho le autoreggenti!�Le amiche non si accorgono del mio gioco o se hanno intuito qualcosa fingono di ignorarlo, non mi aspettavo altro da loro!Finalmente l�attenzione di tutti i presenti è attratta in un'altra zona, forse qualcuno sta per suonare qualcosa o sta per essere servito un nuovo rinfresco. Non m�interessa, quegli occhi sono sempre lì a pochi metri da me fissi sulle mie gambe, anzi ora dovrei dire tra le mie gambe!Lascio allontanare la gente e mi alzo voluttuosa dalla sedia, fingendo indifferenze mi porto dinanzi a quegli occhi. Come mi fermo dinanzi a lui il suo sguardo si solleva verso il mio, due occhi verdi mi fissano.- Mi stai guardando le gambe? � domando con il miglior tono casuale che mi riesce.Lui non risponde subito, ma le guance si tingono di rosso.- Ti va di versarmi da bere? � domando mostrandogli il bicchiere vuoto che ho in mano.M�incammino verso il tavolo di servizio, non sono certa che lui mi stia seguendo, ma non posso voltarmi per accertarmene. Il mio gioco crollerebbe� anche se non so ancora bene quale sia il mio gioco.Ferma dinanzi alla fila di bottiglie fingo interesse per le varie etichette; il tempo pare fermarsi, dilatarsi, mentre lo attendo. Poi la sua voce, una bella voce ...
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