1. Proposta indecente (settima parte)


    Data: 17/09/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... arrabbiare, lui è così. È capace di offendersi, è come se tu non stessi accettando un suo regalo. Non so esattamente perché fa così, è permaloso."
    
    "Si, mi sono accorto di una certa rigidità. Lui lavora il sabato?"
    
    "Si, qualche ora."
    
    "Allora noi ci vediamo fino a venerdì."
    
    "Si, purtroppo. Te lo volevo dire anch'io. Ci dobbiamo allontanare di nuovo."
    
    "Si, ma stavolta qualcosa ti lascio. Sei sempre convinta di essere incinta?"
    
    "Sempre di più, quando sono rilassata sul letto, nella pancia sento un gran scombussolamento."
    
    "L'hai detto a Marco?"
    
    "No. Ho deciso di dirglielo sabato." E sorride.
    
    "Troietta."
    
    "Puttaniere."
    
    "Ricordati di scavarti per una decina di minuti."
    
    Arriva Marco.
    
    Ordiniamo. I primi arrivano presto.
    
    Scherziamo, ridiamo, parliamo, Marco è di compagnia.
    
    Anna è quasi sorpresa: "Vedi Mauri? Con te Marco si apre, sembra un'altra persona."
    
    Marco arrossisce, io: "Mi fa' solo piacere. Quello che penso è che sei una persona speciale Marco. Con un gran coraggio."
    
    Lui: "Mauri, conoscere te è stata una gran fortuna. Me lo diceva Anna, non ci credevo, ma lei lo diceva."
    
    Anna: "È perché ho rimosso quell'ultima litigata. Altrimenti ciccia. Ho pianto due giorni quando ci siamo lasciati."
    
    "Zitta va', non ne parliamo. Mi togliete una curiosità?"
    
    Lei: "Cioè?"
    
    "Ma come son saltato fuori io? Perché avete pensato a me?"
    
    Anna: "Non è stata una cosa immediata. Quando abbiamo avuto la certezza che noi due non potevamo avere ...
    ... figli, tra noi c'è stato qualche problema, musi lunghi, qualche litigata, ed è in una di queste che lui mi ha detto: 'Faresti meglio ad andare a letto con qualcun altro, per farti mettere incinta.' Subito non ci ho pensato, ma poi rimurginando sulle sue parole mi si è accesa la lampadina. Ho pensato subito a te, perché tu eri, anzi sei, uno che fa parte di me. Non l'avrei fatto con nessun altro."
    
    Io: "Mi fa piacere."
    
    "Una volta che mi sono convinta io, c'era da dirlo a lui. Come potevo fare senza ferirlo? Ci ho pensato per settimane, senza trovare una soluzione. Allora, una bella domenica mattina mi sono decisa, e mi sono aperta con lui come non mi succedeva da mesi, lasciandogli la decisione finale. E ti assicuro, come ho detto a lui, che qualunque fosse stata, l'avrei accettata."
    
    Io: "È stato un cammino sofferto."
    
    "Nei giorni successivi non ho tirato più fuori l'argomento. L'ho lasciato in pace, ognuno ha i suoi tempi. Poi una sera, a fine cena, mi ha detto: 'Parlami di Maurizio.' Dopo quindici giorni ti ho telefonato. Il resto lo sai."
    
    Marco: "E tu? Cosa ti ha convinto ad aiutarci?"
    
    "Non farmi rispondere a questa domanda Marco. Altrimenti uno di voi due potrebbe arrabbiarsi."
    
    Mi arriva un altro calcio negli stinchi.
    
    Anna: "Stronzo!"
    
    "Ma chi ti dice che sei tu?"
    
    "Stronzo!" Ridiamo.
    
    Dopo aver fatto fuori anche i secondi, Anna: "Devo andare in bagno."
    
    Appena si allontana, io: "Marco, noi due dobbiamo parlare da soli. Quando puoi?"
    
    "Si, ...