1. Mi piaci quando taci...


    Data: 17/09/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Poesia, Autore: Scribacchino, Fonte: RaccontiMilu

    In quel momento tutti i suoi sensi erano tesi al massimo; o meglio, tutti sensi che poteva utilizzare... Sentiva la dolce carezza della seta che gli copriva gli occhi. Il non poter vedere la faceva concentrare su tutto il resto. Il suo respiro, e il respiro accanto a lei. Andavano allo stesso ritmo. Le narici erano piene dei loro odori, e dell'incenso che lui aveva acceso. E poi c'era il fresco del lenzuolo, sotto il suo corpo sdraiato e nudo. Lui ora stava finendo di armeggiare attorno alle sue caviglie. Prov� a muoversi, ma i nodi la strinsero immobili, senza però farle male. Le braccia e le gambe erano completamente bloccate, legate saldamente con delle soffici fasce, che però sembravano molto resistenti. Non si sarebbe mai potuta liberare da sola. Questa consapevolezza, da sola, le trasmise un brivido di leggera paura, e quando si unì all'immagine che lei si stava disegnando di se stessa, quasi che potesse vedere tutta la scena dall'alto, di lei, nuda, bendata, e legata al letto, con lui accanto, allora la paura lentamente si trasformò in eccitazione. Si stava completamente lasciando andare, stava perdendo il controllo, anzi, a quel punto il controllo non lo aveva già più. E la cosa più eccitante era, che per quanto si fidasse di lui, una piccola parte di lei, non poteva non avere paura. E l'eccitazione cresceva. Sentiva una leggera corrente che le sfiorava il corpo, e quando l'aria incontrava il suo sesso nudo, la sensazione esaltava il suo essere completamente bagnata. ...
    ... Cercò di allargare un altro po' le gambe, quasi a voler con i propri muscoli spalancare le labbra della sua fessura, per sentire quella scia d'aria ancora più dentro di sé. Aveva un tale desiderio di essere presa che ormai ogni sua sensazione era legata al sesso. Lui l'aveva gettata in un gioco perverso e allo stesso tempo dolcissimo, fatto di carezze e parole, ma anche di passione e forza. Le aveva detto che in nessun modo doveva parlare, e lei sapeva che avrebbe ubbidito. Un sospiro accanto al suo orecchio la fece trasalire: percepiva le sue labbra a pochissimi millimetri di distanza. Quando lui cominciò a parlare il suo fiato la colpì, era come se potesse sentire ogni piccola minuscola goccia di saliva che quelle parole si portavano appresso. Si morse un labbro, in attesa :"cominciamo... Oggi sei mia, totalmente mia. Prima regola: non potrai parlare, se non per rispondere a domande dirette. Se lo farai, il gioco verrà immediatamente interrotto. Ti do la mia parola che non proverai nessuna sensazione dolorosa, solo piacere.Seconda regola: dovrai fare tutto quello che ti chiederò"Quando percepì il suo viso che si staccava da lei, ebbe quasi un fremito di dolore, di assenza; quel brevissimo e dopotutto innocente contatto, solo fiato, l'aveva comunque ulteriormente eccitata. Sentiva gli umori che cominciarono a scendere dalle sue cosce aperte. Avrebbe voluto sfiorarsi in quel momento, insinuare un dito tra le labbra del suo sesso, aprirle leggermente, per sentire la consueta ...
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