1. TERESA L'INDOMITA


    Data: 17/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: glorfindel, Fonte: RaccontiMilu

    ... rabbia che mi riempiva al che lui si sedette pesantemente sulla mia testa, dovetti girarla da un lato per evitare che mi spappolasse il naso mentre le mie urla venivano soffocate fra la sua carne e il pavimento.Sbattevo le gambe furiosamente fino a che il secondo uomo non ripeté la stessa tecnica dietro di me mettendosi in ginocchio sui miei polpacci e raddoppiando il peso e il dolore sulle mie povere ossa. Non potevo muovermi in alcun modo, l�unica cosa che mi era concessa era raspare il pavimento con le unghie che in poco cominciarono a sanguinare.Sentivo i ghigni dei due giganti che mi avevano sottomessa mentre si guardavano seduti comodi sul mio corpo, il peso da sostenere era enorme e il mio seno abbondante sembrava stare per esplodere per la pressione con il pavimento ma poi sentii un rumore, ferro che striscia sul ferro, non potevo vedere, non potevo capire fino a che la disperazione non prese possesso di me. Il ferro rovente stava mangiando la mia carne proprio sotto la spalla sinistra, sulla schiena, il calore era talmente forte che mi sentivo bruciare fino al petto, il ferro venne tenuto a lungo e spinto forte, in profondità, la carne si consumava sfrigolando mentre l�odore di pelle bruciata, della mia pelle bruciata mi arrivava alle narici. Urlai, anche in quella posizione urlai tanto che l�eco mi ferì le orecchi mentre i due carnefici ridevano di me sopprimendo con il loro peso ogni mio sobbalzo. Non sentii mai il ferro abbandonarmi, l�aria mi mancò prima, miriadi ...
    ... di puntini luminosi mi apparvero davanti agli occhi illuminandosi sempre più poi il buoi e solo il mio urlo incessante a farmi compagnia ma sempre più lontano. Svenni prima di smettere di sgolarmi per l�atroce sofferenza.��Nel buio in cui mi trovavo sogni angoscianti mi raggiunsero, lavoravo nel campo vicino alla piccola casa dei miei genitori quando vidi passare quel tizio ammantato seguito da molti uomini, raggiunse mio padre distante da me, non potevo sentire cosa dicevano ma l�uomo puntava l�indice verso di lui che indietreggiava, sembrava spaventato�La notte venni svegliata dalla voce dei miei, arrivava da lontano, dal piano di sotto, capivo poco:�non possiamo��non abbiamo scelta, non vogliono lasciarsi dietro una scia di sangue ma se dovranno ci ammazzeranno e prenderanno comunque quello che vogliono��non è giusto (singhiozzi), perché lei ?�Il sonno ebbe la meglio su di me e, ingenuamente, tornai nell�oscurità.��Non so per quanto restai svenuta ma, al mio risveglio, il sole era tornato a far filtrare qualche raggio nella cella, ero sdraiata a terra, nuda, esattamente nella posizione in cui mi avevano bloccato, il freddo intenso si era impadronito delle mie ossa e non mi fece rendere conto del mio stato ma appena provai a muovermi tutto esplose, braccia, gambe e collo su cui si vedevano distintamente grossi lividi violacei mi facevano un male atroce, non riuscivo ad alzarmi e le mani mi tremavano convulsamente ma questo era nulla in confronto al dolore alla schiena dove ...
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