1. TERESA L'INDOMITA


    Data: 17/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: glorfindel, Fonte: RaccontiMilu

    ... enorme mano mi afferrò per il collo ributtandomi in posizione, il divario di forza era troppo enorme ma non avevo la minima intenzione di stare li ferma a farmi infilare quello schifoso pezzo di carne maleodorante nel culo. Mi dimenavo freneticamente riuscendo a rendergli impossibile prendere la mira ma poi arrivò un altro pugno, su un rene, che mi spezzo il fiato e stroncò ogni mia velleità. Per essere certo di non essere disturbato quel mostro mi mise la mano che mi teneva il collo proprio sopra il punto in cui ero stata ustionata e vinta dal dolore lo sentii farsi strada brutalmente nel mio sfintere. Spingeva in modo brutale fregandosene delle mie carni, sentivo il mio forellino mai violato allargarsi e lacerarsi mentre quella carne putrida vi strideva dentro. La mancanza di fiato non mi permetteva neanche di urlare e lui riuscì, affondo dopo affondo, grugnito dopo grugnito ad inserire tutta la sua mazza dentro il mio culo. A quel punto mi prese i fianchi con tutte e due le mani, riusciva quasi a cingermi tutta la vita, mi fece sollevare un po� il busto come fossi una bambola e iniziò a sfondarmi, lo estraeva e riaffondava di colpo, i suoi fianchi sbattevano sul mio culo tanto forte che le tette, libere in aria, sobbalzavano fino a sbattermi sul mento. Era poco lubrificato e il dolore per lo sfregare, per le improvvise dilatazioni del mio canale mi fece ritrovare la forza di urlare la mia disperazione. Continuò ad affondare dentro il mio deretano a lungo, grugnito dopo ...
    ... grugnito, alla fine fui costretta ad allungare le mani per puntellarmi al muro o mi ci avrebbe sbattuta contro, ad ogni affondo le mie dita si stringevano convulsamente graffiando i mattoni e strappando un po� della fanghiglia che li univa insieme, presto le unghie sanguinarono ma finì, un ultimo lungo affondo, un ultimo lungo grugnito e qualcosa di caldo che si riversava a fiotti nelle mie viscere.Estrasse la sua mazza dalle mie interiora e si rivestì con calma mentre io restavo immobile ansimando per quella peculiare iniziazione al sesso, l�unica cosa a cui riuscivo a pensare era quel misto di malta e sabbia che avevo scavato fra mattone e mattone con la disperazione delle mie unghie insanguinate. Prima di andarsene riprese il vassoio con il cibo e la coperta lasciando solo l�acqua e oltrepassando la porta mi disse:�queste me le porto via, vediamo se impari a non fare la difficile, ci vediamo domani sera�Dopo qualche minuto mi trascinai verso lo scanso nella pietra dove c�era l�acqua, presi la brocca lasciata davanti ai mattoni che in quel punto erano più sottili e mi dissetai con la compagnia di quel solito clangore ritmico che mi arrivava proprio da dietro quel muro.��Ero sfinita, distrutta nel corpo dallo stupro e dalle botte e distrutta nello spirito dalla fame e dal freddo. Dormii un sonno inquieto popolato dal ricordo di come ero stata strappata dal mio letto, incappucciata e portata via dalla casa dei miei genitori, le grida di mia madre che chiedeva perdono, il ...
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