1. TERESA L'INDOMITA


    Data: 17/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: glorfindel, Fonte: RaccontiMilu

    ... silenzio di mio padre e la mia incapacità di capire cosa stesse succedendo.Ben poco avevo da fare se non osservare il sole cambiare tonalità, passeggiare non era piacevole, il dolore alla schiena per l�ustione era ancora aggressivo e il culo deflorato con brutalità per fortuna non sanguinava ma non era certo uscito illeso dal trattamento della sera prima e i vari lividi per le botte prese facevano da contorno al mio corpo martoriato. Mi costrinsi comunque a non arrendermi e misi in pratica un�idea che mi era venuta proprio mentre venivo sodomizzata, le mie mani che scavavano involontariamente le mura della mia cella mentre il mio canale anale veniva dilatato mi fecero riflettere e allora, avvicinatami alla nicchia dove mi avevano lasciato l�acqua, provai a scavare fra mattone e mattone con le unghie. L�argilla mista a sabbia che faceva da collante era morbida a causa della forte umidità, riuscivo e scalfirla appena ma in breve mi trovai ad immolare, dolorosamente, un unghia in quell�infruttuosa impresa e dovetti desistere.Il lento scorrere del tempo ozioso mi condusse comunque all�ora in cui arrivava il mio carnefice, la porta si aprì, stesso uomo, stesso vassoio e stessa coperta ma una differenza c�era, era arrivato anche l�altro tizio che mi aveva marchiato, aveva in mano un robusto manganello, grosso quasi quanto il mio polso e lungo come il mio avambraccio, nell�altra mano una fiaschetta. Il tizio che si era divertito alle mie spalle la sera prima, dopo aver ...
    ... appoggiato vassoio e coperta nel solito scanso, mentre iniziava a spogliarsi dei pantaloni imitato dal degno compare mi disse:�hai deciso di collaborare ? perché siamo in due e non abbiamo tempo da perdere��provate ad avvicinarvi e vi cavo gli occhi stronzi�Dissi, insensatamente, questo mentre avanzavo ma l�unica cosa che ottenni e che uno mi scivolò alle spalle bloccandomi le braccia mentre l�altro mi afferrò per le tette indifese, strinse forte, le dita che affondavano nelle morbide carni che andavano deformandosi, mi alzò da terra di peso lasciandomi appesa alle mammelle che sembravano volersi staccare. Per il dolore mi morsi così forti le labbra che cominciarono a sanguinare. Da quella posizione rialzata vedevo perfettamente il vassoio con le cibarie, una brocca d�acqua, un tozzo di pane raffermo, una ciotola piena di brodaglia e un cucchiaio, avevo bisogno di quel vassoio. Mi lasciò cadere a terra dove mi accasciai subito raggiunta da un calcione su un fianco che mi fece volare un metro più in la, le costole che urlavano, offese, nella mia testa. Mi afferrò per i capelli e per la fica immacolata e mi mise a quattro zampe, alzandomi le testa per fissarmi negli occhi scuri mi disse:�e vedi di non mordere o ti strappo tutti i denti con delle tenaglie arroventate�Non sembrava una minaccia vana e lui intuì la mia paura perché mi infilò subito il cazzo in bocca, il sapore era peggio dell�odore, sudore di giorni misto ad un�inesistente igiene personale, se avessi avuto qualcosa nello ...
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