Storia di monica e laura (l'innamoramento)
Data: 19/09/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: Candido1967
... desideravo questo.” Poi d’un tratto stacco la mia bocca dal suo seno, mi prese il viso fra le mani posandomi un bacio veloce e tenero sulle labbra e mi ordinò “stenditi sul letto a pancia in giù”. Prese una delle bottigliette dal comodino e ne svitò il tappo. Si verso qualche goccia del liquido contenuto sulle mani ed altre più abbondanti gocce direttamente sulla mia schiena. Era un olio profumato alla cannella e subito il suo aroma, mescolandosi a quello delle candele e degli incensi, si diffuse per tutta la stanza portando un soffio di oriente e di terre lontane fra le pareti della camera. Cominciò a massaggiarmi la schiena, il collo e le spalle. Poi scese lentamente più giù fino in fondo alla mia schiena, stando attenta di non tralasciare alcun punto del mio corpo. Le sue mani su di me fecero vibrare certe corde interne che per troppo tempo erano rimaste sopite. Laura si accorse del fremito che attraversava il mio corpo, si fermò un attimo, mi mordicchiò e bacio il lobo di un orecchio e mi sussurrò “Vuoi che continui?” Con un filo di voce le risposi “Oh si, certo, ti prego continua ancora, mi fa impazzire”. Mi scansò le mutandine delle estremità rotonde del mio sedere e prese a massaggiarle, poi ancora giù sulle cosce, sui polpacci, fino al piede. Poi disse “Ora voltati”. Potevo finalmente guardarla in viso mentre mi massaggiava. Versò altre gocce di olio sulle mani ed alcune sul mio petto. Prese a stringermi ed a massaggiarmi con vigore le tette. Le sentivo strizzate ...
... fra le sue mani e che quasi volevano esplodermi dal piacere. Giocherellò con i miei capezzoli passandoseli fra le dita. Poi scese all’ombelico ed infine al ventre. Stava arrivando al centro del mio piacere ed io non ne vedevo l’ora. Chiusi gli occhi. Laura mi fece sollevare un po’ il sedere e mi sfilò le mutandine. Ora mi offrivo completamente nuda alla sua vista ed alle sue mani. Sentii il suo volto avvicinarsi alla mia fica e presto la sua lingua iniziare ad esplorarla. Iniziai a gemere a sussurrare il suo nome a contorcermi dal piacere, a stingere le lenzuola fra i miei pugni. Laura proseguiva senza requie. Infila la sua lingua direttamente nella mia fessura, mordicchiava le labbra della mia fica, prendeva fra le labbra e succhiava il mio clitoride. Venni uno o due volte grazie alla sua lingua, sentii inondarmi di piacere. Ma Laura non si fermò. Scostò il volto e prese ad infilarmi il medio della sua mano destra in fica muovendolo lentamente avanti indietro. Poi più forte ed ancora piano. Poi entrò anche con l’anulare e non si fermò più fino a quando non mi sentii urlare di piacere e mi vedette ricadere con la testa all’indietro e gli occhi chiusi dopo l’ennesimo orgasmo che mi provocava. Si arrestò, avvicino le sue labbra alle mie; mi baciò delicatamente e mi bisbigliò “Monica, amore mio”. La ricambiai con un’infinità di baci di gratitudine per il piacere che mi aveva regalato dicendole a ripetizione e senza sosta. “Laura, ti amo, ti amo”. Poi rimanemmo strette abbracciate ...