1. La ragazza dai capelli rossi 6


    Data: 19/09/2019, Categorie: Etero Autore: Perseus

    È innegabile che Maria sia una bella ragazza. Lunghi capelli rossi, cristallini occhi verdi, una spolverata sensuale di efelidi sulla pelle chiara, quel naso all’insù. Ed è altrettanto innegabile che Vittorio se ne senta attratto e non sia affatto estraneo al pensiero (o forse sarebbe meglio dire desiderio) di giacere tra le sue cosce. Ma non è solo per le peculiari caratteristiche fisiche che Vittorio si sente attratto da lei. È quell’aura di mistero, di clandestinità e di sottinteso pericolo che l’avvolge a renderla ancor più affascinante e seducente. Se poi questo non dovesse bastare a renderla una tentazione di quella a cui è quasi impossibile dir di no, vederla seduta sul tavolo, con indosso una camicia mezza sbottonata, le cosce aperte, l’intimità nascosta da un lembo di tessuto, rende tutto ancora più complicato e difficile. Nonostante tutto questo Vittorio l’ha rifiutata. Maria è visibilmente in imbarazzo, quasi per certo non si aspettava una simile evoluzione della serata. Ad osservarla non si riesce a capire se questo cambio di programma sia giunto con piacere o disappunto, ma per certo con grande sorpresa. Vittorio sospira senza saper nemmeno lui cosa pensare. O forse lo sa, lo sa fin troppo bene, ed è questo a rendere tutto più complicato. La guarda, la guarda in quei meravigliosi occhi verdi e accenna un sorriso mentre mille pensieri saettano nella sua mente. Chiediglielo, spunta fuori la voce all’improvviso nella sua testa. Non vorrebbe, ma gli occhi gli ...
    ... cadono su quelle cosce aperte e invitanti e quasi si insinuano nell’oscurità che cela l’intimità della ragazza. Che momento di profondo imbarazzo. O di impasse, per dirla elegante. Non fare il supereroe con me, Vi, conosco i tuoi pensieri. La voce non demorde, non basta ignorarla. Chiedile se ha messo le mutande o, se per caso, le ha dimenticate. Un brivido gli attraversa la schiena immaginandola senza intimo. Vittorio vorrebbe solo che fosse più facile ignorare la voce. La guarda, affascinato, mentre dondola i piedi sospesi nel vuoto in evidente imbarazzo. “Cosa devo fare con te?” No, non è questa la domanda che dovevi farle, mormora la voce. Maria alza lo sguardo, si stringe nelle spalle e incrocia le dita in grembo. “Io... non lo so…” “Bisogna che…” È proprio in quel momento che il telefono di Vittorio inizia a suonare e spezza il silenzio con la grazia di un elefante in un negozio di cristalli. Manuela, sua sorella. Sei fregato, ghigna la voce. Vittorio sospira. “Scusa, dammi un momento.” Maria annuisce con un cenno del capo. “Ciao fratellone, come stai?” Il tono di Manuela è sensibilmente preoccupato, Vittorio la conosce fin troppo bene ormai. E non avrebbe nemmeno risposto al telefono se non avesse saputo che, in tal caso, sarebbe partito l’allarme nazionale. Ciò non toglie che si senta alquanto infastidito da quella telefonata. “Ciao sister. Sto bene, tu?” Un fastidio che non accenna a nascondere. “Sono in pensiero. Hai fatto come avevamo detto?” “No.” “Come no? Vi…” “No ...
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