La ragazza dai capelli rossi 6
Data: 19/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Perseus
... reazione è evidente. “Che c’è?”, gli chiede. “Tu…” Sei proprio un idiota, commenta tristemente la voce. “Io… cosa?” “Mostrami la lingua.” Maria esita. Si sente in imbarazzo, si vergogna da morire, è palese. Vittorio le sorride. “Dai…” Lentamente, sospettosa, pronta a tirarsi indietro al minimo segnale di pericolo come un animale ferito, Maria lascia che la lingua scivoli fuori dalle labbra. Appena appena, giusto la punta. E per quanto lui sia divertito, lei è imbarazzata. “Ancora un po’…” Alla fine lo accontenta, tira fuori tutta la lingua e spunta un piccolo, tondo piercing. “Curioso…” La guarda affascinato e allunga un dito, accarezzando la sfera d’acciaio. Maria è intimorita, ma lo lascia fare. Lascia che quel dito scivoli giù, fino alla punta della lingua. Resta fermo lì un istante e poi… poi le labbra di lui lo sostituiscono. Di nuovo si perdono in un bacio senza confini, dove quella piccola sfera diventa un nuovo mondo da esplorare e stuzzicare. Le mani di lei, dopo un momento di esitazione, si spostano dalla coperta al torace di lui. Iniziano ad accarezzarlo, ad esplorarlo, a slacciargli la camicia, a scivolare sulla pelle di lui come se gli stesse accarezzando l’anima stessa. È a quel punto che Vittorio si rende conto di cosa sta succedendo, si ferma, apre gli occhi. “No.” Si tira su e guarda la ragazza. Nessuno dei due capisce cosa stia accadendo. “Che c’è?” “Così non va bene.” “Ma…” Vittorio si gira e, mentre Maria lo guarda in silenzio, si sposta verso la ...
... credenza dove si versa un bicchiere di vino. Dandole le spalle. “Perché non mi guardi?” Vittorio osserva il vino ondeggiare dentro il bicchiere prime di berne un piccolo sorso. Scopala e finiscila con questa pantomima patetica, riecheggia infastidita la voce dentro la sua testa. Si gira. La guarda. Deve restare serio e saranno da capo. Sei ridicolo, sussurra la voce. “I documenti li hai?” Paura che sia minorenne, eh? Ridacchia la vocina. Maria tira indietro la testa e cambia espressione a quella domanda, a quel tono, così formale. “Sì… sì, certo. Nello zaino…” “Ti dispiace?” “No, certo che no…” Maria ci mette un attimo ad alzarsi, uscendo dalla coperta e mostrando, ancora una volta, le gambe scoperte. Si accuccia davanti allo zaino e Vittorio, osservandola così, sente un brivido attraversagli la schiena. Smettila di fare il morbido, sii uomo. Posa il bicchiere a sul mobile e si avvicina, avvicinandosi a lei senza proferire parola. Il suo profumo che gli riempie i polmoni e l’anima. Quando le posa una mano sulla schiena lei si ferma, si gode quel lieve contatto. Dalla nuca la mano quasi conta le vertebre scendendo fin giù, al bacino, dove scivola su una natica, ci gira attorno accarezzandola come a volerne prendere le misure e, con fare fermo ma sensuale, alla fine, la stringe. Maria sospira e raddrizza la schiena. Restano fermi così per un lungo momento, come se Vittorio, con quella semplice presa, volesse chiarire oltre ogni dubbio il proprio possesso sull’ospite. L’altra mano si ...