1. Una donna violenta


    Data: 20/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco

    ... completamente dentro ci girammo da un lato, iniziai a muovermi freneticamente, sentivo già i primi s**tti di piacere, buttai un occhio al suo cazzo che era durissimo, non feci in tempo a guardarlo, che iniziò a fare dei filini di sperma, stava praticamente venendo senza toccarsi, eccitato dal sentirmi dentro al suo culo. Quella volta avevo scelto delle calze di nylon velatissime color grigio chiaro e una delle due la infilai sul suo pisello, poco dopo averlo visto venire dentro, glielo presi in mano e scappellandolo piano piano con la calza fradicia, lo feci godere fino in fondo.Quella scena, mi portò dopo pochi secondi a venire nel culo di Davide con un'intensità favolosa. Dopo essermi sfogato per quasi tutta l’estate, iniziai a capire che era l’ora di giocare con una figa. Piano piano non ci frequentammo più.Non molto lontano da casa mia, c’era una merceria dove mia madre, andava a comprare. Entrai diverse volte con lei e vi devo confessare che ero eccitatissimo a vedere mia madre comprare calze, ecc. e a vedere l’intimo esposto nel negozio, da ogni parte che mi girassi c’erano capi interessanti, sognai di trovarmi all’interno del negozio di sera e man mano aprire tutte quelle s**tole e scoprire il favoloso contenuto. Questa merceria, aveva all’angolo del negozio, una vetrinetta formata da montanti in alluminio e da un vetro antisfondamento. Erano sempre esposti collant, mutandine, guepiere, ecc. Un giorno passando li, scoprì che un camion facendo retromarcia, aveva in ...
    ... pieno colpito la vetrinetta, accartocciandola da un lato, e lesionando tutti i vetri delle pareti, ma senza infrangerli. Il contenuto era ancora tutto nella vetrinetta. Il mio occhio andò immediatamente a cadere alla base e vedendo che era formato da un semplice piano in legno foderato, pensai di ritornare e fare un bel bottino. Tornai di sera sul tardi, infilando il braccio, da sotto il piano in legno rotto in un angolo presi tutto quello che mi interessava. Mi portai a casa una gupiere bianca a fiori da sballo, calze da reggicalze in sete, di varie taglie e colori, collants di vari colori e denari, insomma tutte marche di alta categoria.In estate con i miei si andava in un paesino dell’entroterra in puglia a trovare mia nonna, mamma paterna e ci si soggiornava per circa un mese. Andavamo in treno con al seguito l'auto. Un anno nel viaggio di andata, gli scompartimenti della 2^ classe erano formati da 6 posti a sedere, si partiva alle 21.00 di sera e si arrivava al mattino alle 8.00, ci sistemammo e verso le 22.00 tirammo in avanti i sedili, uno con l'altro formando una specie di letto dove si potevano distendere i piedi. Nello scompartimento c'ero io, mio padre, mia madre una coppia di anziani e una signora di circa 50 anni, era una signora piacente, vestita semplicemente, una camicetta, una gonna corta, delle calze di nylon marroni. La sistemazione era la seguente: io mi trovavo verso il finestrino, la signora di fronte, mia madre al mio fianco destro, mio padre di fronte e ...
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