1. Una donna violenta


    Data: 20/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco

    ... strada a Lisa sino alla stanza dove dorme. È una cameretta arredata di tutto punto, con un letto a due piazze, una scrivania con penne e dizionari, un grosso armadio pieno di vestiti regalati da Samuele. Lisa si guarda attorno, sempre spaesata, ancora più in trappola. Le sue pupille sono dilatate, il respiro accelerato. Quando Alice apre l'armadio, facendo cadere alcune s**tole disposte male, Lisa sobbalza. Alice finge di non accorgersene. Fa cenno all'amica di sedersi sul letto, poi prende una delle s**tole cadute. Dentro c'è un paio di stivali alti sino al ginocchio, neri e lucidi, con dodici centimetri di tacco. Lisa li guarda per un istante, come se non riuscisse a capire cosa sono. "Ti sei mai messa niente del genere?" Lisa scuote il capo. "Vuoi provarli? Che numero hai?" Lisa mormora il trentasette. "Avanti, scommetto che ti stanno benissimo!"Lisa ubbidisce, forse per pura cortesia. Si alza con gli stivali indosso e si solleva leggermente la gonna provando a muovere qualche passo. Sembra che non abbia mai camminato sui tacchi, tanto è insicura."Ecco, vedi: sei bellissima!" esclama Alice battendo le mani. "Ma adesso ci vogliono i vestiti adatti". Si mette a rovistare nell'armadio. Sceglie una gonna molto corta, di velluto nero. Poi un corpetto, di quelli all'antica, con i lacci dietro. "Prova questi.""No, per favore" si schermisce Lisa, arrossendo."Non vergognarti. Io aspetto fuori, tanto devo fare pipì." Alice esce dalla propria stanza, e chiude la porta. Fa qualche ...
    ... passo, entra in bagno, si ferma davanti allo specchio. Non riesce a controllare la tempesta che avverte dentro di sé e la fa bagnare. Si alza la gonna e si infila le dita nelle mutandine, il pensiero sempre ossessivamente rivolto a Lisa. Un tocco soltanto e la sensazione di dover fare pipì si trasforma in un orgasmo intenso, che le brucia dentro ma non la soddisfa. Alla fine è ancora più bramosa delle carezze dell'amica. Delle sue dita e della sua lingua dentro la propria carne. Aspetta qualche minuto, poi torna da lei.Vederla con indosso i vestiti che le ha dato, le toglie il fiato. Prende le mani di Lisa, la fa ruotare su se stessa. Si sente trionfante, e adesso è lei a non sapere cosa guardare dell'amica: le gambe lunghe, il seno stretto nel corpetto, le lentiggini nella scollatura pallida. "E ora lascia che ti trucchi, per favore!"La fa sedere alla scrivania, da cui sgombra penne e dizionari. Apre un cassetto e ne trae un assortimento di cosmetici. Prima le mette l'ombretto nero, poi il mascara, poi un rossetto rosso color rubino; piccoli gesti precisi, a cui segue un lungo momento di contemplazione. "Posso farti qualche fotografia?" le domanda alla fine. "Sei così attraente..."Lisa, a quelle parole, sembra attraversata da un brivido. "Non mi sembra il caso" mormora. E intanto scuote il capo. Tutto, in lei, urla silenziosamente: "no".Alice si stringe nelle spalle. Avverte la frustrazione di prima, ma decuplicata. Per un momento soppesa la possibilità di baciare Lisa a ...
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