1. Il vicino maghrebino


    Data: 20/09/2019, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo

    ... dalla macelleria: era già gonfio, anche se chiaramente non era pienamente in tiro. Era di colore più scuro del resto del corpo e si poteva già capire che era decisamente più grosso del mio. Aisha lo lavorava con una mano, senza togliere l'altra dalla passera di Vittoria, cercando di farlo crescere. Anche Vittoria adesso me lo stava menando, senza convinzione, perchè la sua attenzione era attratta dal pezzo di carne che maneggiava la sua amica. Aisha disse a mia moglie;
    
    - Puoi toccarlo se vuoi, anche a lui serve mano per fare più grande.
    
    Mi sarei aspettato più resistenza da parte della mia sposa, invece con la mano libera impugnò il cazzo del tunisino, mentre Aisha spostava il massaggio alle palle del marito, anche quelle degne di nota in quanto a dimensioni.
    
    Di nuovo Aisha a mia moglie, parlandole sottovoce nell'orecchio, come a farle una confidenza:
    
    - Vedi? Se tocca palle cresce prima...
    
    Allora Vittoria lasciò la presa sul mio cazzo per andare a massaggiare le pallone di Ghaalib. Adesso che aveva le mani libera Aisha tornò a dedicarsi appieno al corpo di Vittoria, massaggiandole un seno con la sinistra ed infilandole la destra da sopra le mutandine, arrivando così a contatto con la passerina di mia moglie, che tranne me, nessuno aveva toccato da anni. Per la sorpresa Vittoria si girò verso Aisha, che ne approfittò per darle un leggero bacio sulle labbra. Ancora più sorpresa, Vittoria non reagì, e la tunisina questa volata le si attaccò con le labbra e spinse ...
    ... la lingua nella sua bocca. Nonostante stesse limonando con Aisha (e a me eccitava l'idea che la moglie di un altro stesse sentendo il mio sapore) Vittoria non smise di massaggiare le palle di Ghaalib e di masturbargli la poderosa asta. Quando le due donne staccarono le labbra, Aisha le si avvicinò di nuovo all'orecchio, sussurrandole non so cosa, ma mia moglie poco dopo si chinò verso quel pisellone e lo prese in bocca, assaggiando la sua cappella africana. Iniziò a muovere la testa avanti e indietro, facendo scorrere la mano, come battistrada, davanti alla bocca. Vedere la fede di nozze a contatto con il cazzo di un altro, per di più un cazzo così grosso e scuro, mi fece una certa impressione, ma era anche inebriante, come se non esistessero più regole... Intanto Aisha continuava con il suo lavoro di tocchi e parole su Vittoria, lei aveva preso il ritmo sul cazzo di Ghaalib, e questi se la godeva con una mano su un fianco e l'altra delicatamente appoggiata sulla testa di mia moglie: io ero rimasto escluso dai giochi, con il cazzo in tiro in mano. Mi spostai dall'altro lato per fare in modo di avvicinarmi ad Aisha che, capito il mio desiderio, me lo prese in mano e cominciò a menarmelo senza troppa convinzione. Ogni tanto riuscivo a comprendere qualcuna delle parole sussurrate a mia moglie: ".....tutto grosso cazzo.... brava, bene, così........lecca sue palle...." e in effetti Vittoria era passata a leccare e ciucciare le grosse palle di Ghaalib, ancora più nere del cazzo, ...