1. Halloween


    Data: 20/09/2019, Categorie: pulp, Autore: Ellie

    ... consumare il suo prossimo pasto, quindi era meglio approfittare della situazione propizia. Tornando nella sala principale si accorse che la festa si era fatta più sfrenata, c’erano molte persone al centro della sala, le luci erano ancora soffuse, si guardò in torno alla ricerca di un’altra preda, la vide seduta in un angolo, la sua anima brillava di luce pura, era una ragazza dall’aria triste, molto magra, con gli occhiali, dall’aspetto fiducioso, sarebbe stato facilissimo portarla dove voleva lui, in una stanza dove prelevarle il cuore. Le si avvicinò sorridendo, chiedendole se disturbava sedendosi accanto a lei, lei rispose dicendogli che il posto era libero, che lo era stato per tutta la notte e che lo sarebbe stato anche dopo che lui se fosse andato, un ragazzo come lui certo non voleva perdere tempo con una come lei. Lui le rispose che lui non era come gli altri e per mostrarglielo in modo ancora più evidente sarebbe andato in una stanza più tranquilla per conoscerla meglio sempre che lei non fosse già con qualcuno; lei rispose arrossendo che era da sola, era con alcuni amici ma erano occupati e sicuramente non si sarebbe appartata con il primo affascinante straniero che le rivolgeva la parola. Lui sorrise dolcemente dicendole che probabilmente aveva ragione, ma con lui sarebbe stata al sicuro, lui era innocuo, lei era arrossita alle sue parole, il fascino dello straniero stava mostrandosi in tutto il suo splendore. Lui continuò a lusingarla, facendole domande, ...
    ... complimenti, voleva metterla a proprio agio, voleva che lei si fidasse di lui e andasse con lui. Non fu troppo difficile, la sua anima pura e speranzosa, fece in modo che si fidasse di quell’affascinante ragazzo che era stato così gentile da sedersi accanto a lei. Le chiese se le andava di visitare insieme la serra che aveva visto arrivando, lei acconsentì arrossendo, le piacevano molto le piante. Arrivati alla serra lui si avvicinò come per baciarla, vide che lei chiudeva gli occhi per assaporare il momento. Pensò che era così ottimista, che era quasi un peccato nutrirsi di lei, sorridendo le sfondò senza preavviso il petto strappandole il cuore. Nemmeno un ansito uscì dalla bocca di lei, gli si accasciò tra le braccia, lui accompagnò la sua caduta sul terreno, mettendola a sedere, se non fosse stato per il buco nel petto si poteva pensare che si fosse addormentata per smaltire la sbornia. Sapeva di aver bisogno di un altro sacrificio per poter sopravvivere per settimane, invece di giorni, uscendo dalla serra, cercò con lo sguardo la sua ultima preda della serata, avrebbe cercato un’altra vittima nel giardino, invece che rientrare nella sala, non voleva che si ricordassero di lui quando avessero trovato i corpi delle ragazze. Non voleva essere ricollegato agli omicidi, anche se per lui non erano tali, erano olocausti alla sua fame. Vide una ragazza sola e piangente che barcollava alla ricerca del suo equilibrio, nonostante tutto l’alcool che aveva in corpo la sua anima era limpida ...