1. Ciao belle tettine. parte 5: le tette sono ereditarie?


    Data: 22/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Capezzolone

    ... sapere cosa dire.
    
    “…sei qui da molto?” chiedo per rompere il ghiaccio.
    
    “Una settimana” risponde lui.
    
    Ah! Da quando il Signor Gino non si fa più vedere.
    
    “Giusto il tempo di andare un po’ in spiaggia, un po’ in bici con lo zio Gino”
    
    Adesso è il suo zio Gino?
    
    “È un grande sportivo mio nipote” fa lo zio Gino, mollandogli una pacca sul petto “Vedi che fisico?” e gli parcheggia una mano sulla zizza.
    
    “Ehi!” fa poi rivolto a lui. La mano stringe con fare cameratesco, come in un segno di richiamo e credo di vedere chiaramente il pollice che, in modo un po’ insolito, saetta sotto la bretella e accarezza un capezzolo, ma è solo un attimo “Mi aiuti con quel lavoretto?”
    
    “Certo, zio”
    
    “Scusateci. A presto, Sergio! Buonasera a tutti” ed entrano in casa.
    
    Che il ragazzone non mi si sia filato per niente non mi sorprende. Tutti i giovani mi trattano con sufficienza e poi lui è grande, molto più di me. -O almeno così mi sembrava allora.- Ma lo zio Gino? Adesso che ha suo nipote, quasi neppure mi saluta? E quella mano…? Tornato a casa, continuo a rimuginarci tutta la sera. Silenzioso e imbronciato.
    
    “Che c’è? Non ti sta simpatico Marco?” mi chiede mia madre.
    
    “Lasciami in pace” rispondo secco. E mi butto sul letto per conto mio.
    
    L’indomani resto in casa. Dico che non mi sento bene. Resto a guardare malinconico fuori dalla finestra. La finestra che dà sul cortile dello zio Gino. Non dovrebbe sorprendermi se un po’ prima dell’ora di pranzo li vedo rientrare ...
    ... insieme. Il Signor Gino e Marco chiacchierano e ridacchiano, ma non riesco a sentirli. Entrambi hanno solo il costume indosso e sono tutti sudati. Marco è davvero bello a torso nudo, un fisico morbido ma ben definito, pelle liscia che riluce al sole e due pettorali abbastanza muscolosi ma con quella morbida prominenza a punta che, a quanto pare, è di famiglia. Avevo letto una volta, in una rivista sfogliata di nascosto in una qualche sala d’aspetto, che forse gli uomini hanno i capezzoli perché in alcune società primitive, quando il cibo scarseggiava, erano loro a offrire il seno ai neonati. Forse una traccia di quell’antica mutazione è sopravvissuta in alcune stirpi ancora oggi e i maschi che discendono da quelle tribù continuano a ereditare il gene delle poppe di padre in figlio? O di zio in nipote? In effetti anche mio padre ha un po’ di tette, ma nulla di così vistoso. Mentre mi perdo in quei pensieri, Marco è entrato in cortile, apre la pompa dell’acqua e inizia a farsi la doccia. Perché lo zio se lo guarda così? A un certo punto il ragazzo gira la pompa e lo schizza tutto, sbottando a ridere. Lo zio fa un salto e gli si getta addosso per togliergliela di mano. Ma il nipotone gli dà del filo da torcere. Iniziano a lottare, i loro corpaccioni avvinghiati in mezzo a confusi e disordinati getti d’acqua. Lo zio gli stringe il braccio intorno al collo, il nipote gli molla una gomitata all’indietro nel fianco. Lo zio allora gli torce un capezzolo. Uno di quei grossi capezzoloni ...