Luana XII - Trio equino - Racconti Erotici

Luana XII - Trio equino

... capire i meccanismi della vita al bambino innocente e curioso – e come in tutti gli spogliatoi, non esistono le porte delle docce. Loro sono stati soprannominati “trio equino” per le dimensioni dei loro uccelli. I soprannomi si riferiscono al colore dei loro capelli e al diminutivo di “asinino” per Andrea, sempre per le misure del suo prezioso amico. Luana arrossì vistosamente e Caterina spalancò occhi e bocca per la sorpresa. A entrambe tornarono vividi di ricordi dei membri neri con cui l’anno prima avevano dovuto dedicarsi con forzata e violenta passione. La trasposizione delle dimensioni dei membri su ragazzi, che erano quasi loro coetanei, fecero fare un balzo al cuore di entrambe. - Beh? Siete rimaste senza parole? – le canzonò Genny. - No di certo – rispose Luana, tentando goffamente di sembrare indifferente – mi stavo solo vergognando per la stupidaggine che ho detto poco fa. - Poco male – intervenne Sauro – adesso che abbiamo svelato il mistero, dobbiamo solo trovare il modo per concludere questa serata. - Siamo tre a tre: possiamo persino pensare a una serata a coppie – proseguì Baio – ci lasciamo scegliere dalle ragazze e poi ci ritroviamo qui fra un’ora. - Mi sembra una brutta cosa – commentò Genny – siamo in compagnia e tu proponi di dividerci? Cerchiamo di fare un gioco che ci coinvolga tutti. Che ne dite? Vado a vedere se trovo delle carte o un gioco di società? I ragazzi si guardarono tra loro con un sorriso sardonico. - Beh, sì…si può fare – disse Nino – ...

... anche se potremmo fare una sfida più interessante. - Che sfida? – domandò Caterina – io mi sento già tagliata fuori: non sono brava a carte né a fare giochi di abilità. - Oh, penso che tu non abbia problemi a giocare – la rassicurò Nino – e potresti persino essere tra le vincitrici. Credo che la proposta possa essere interessante per tutte. - Come fai a esserne così certo? – lo punzecchiò Luana – forse conoscerai Genny e quindi pensi che essendo noi sue amiche, abbiamo gli stessi gusti e le stesse idee. Ma secondo me tu sei troppo semplicistico! - Io credo che la sfida che proponiamo sia gradita dalle ragazze, a prescindere dai loro gusti. - Invece di girarci tanto attorno – sbottò Genny – perché non dici che sfida è? Nino guardò dapprima Sauro e poi Baio, ricevette un lieve cenno di assenso e spiegò. - La sfida è tra voi tre. Si tratta di vincere il premio di amante migliore e che consiste poi nel far fare penitenza alle perdenti. La penitenza la decide chi vince. - Quindi voi ci volete scopare? – chiese Genny con la voce incrinata dall’astio. - No. Avrei in mente tre sfide che non implicano la scopata, anche se per il titolo di miglior amante resta la prova definitiva. - Se non è prevista la scopata, la sfida su cosa si basa? – domandò Luana. - Te lo spiego subito. Noi tre ci bendiamo e si spogliamo. Voi tre decidete chi è A, B e C e preparate un foglio di carta con una tabella con i nostri nomi in colonna, tre righe e due caselle per ogni colonna. Sulla prima decidete chi sarà ...