Federica 10 - Racconti Erotici

Federica 10

... tralasciare un centimetro di quel membro imperiale.

le vibrazioni di quell'asta e il timbro della voce di Gino che rispondeva a Mario mi fecero capire che il mio lavoro lo stava eccitando parecchio.

"io l'ho visto stasera qui al bar con i suoi amichetti e mi pareva una troietta affamata di cazzo come sua zia"

"ma dai Gino, è ancora un ragazzino..."

"magari una ragazzina.....te non lo vedi da un anno ma ha messo su un culo a sposa che non ha niente da invidiare al mappamondo di Clara"

"ma dai....dici davvero?"

"si…… e ti dirò di più, sai cosa ha avuto il coraggio di fare quella zoccoletta?"

"no cosa...?"

Io avrei voluto fermarlo, ma non sapevo come....provai a stringergli il pisello con entrambe le mani ma l'unica cosa che ottenni fu che mi infilò di nuovo la cappella fino a farmi soffocare e intanto continuò a raccontare senza pietà.

"si è messo fuori in un tavolo seminascosto col suo amico, il quale prima se l'è fatto prendere in mano pensando che nessuno li vedesse e poi ha sborrato sul gelato del tuo nipotino"

"noooo, non ci posso credere! E lui?"

"lui...anzi diciamo pure lei, si è mangiata il gelato pulendo il bicchiere con la lingua senza lasciarne una goccia"

"incredibile.....e tu cosa hai fatto?"

Io intanto succhiavo come se non ci fosse un domani perchè quel pisello era l'unica cosa che mi faceva smettere di tremare dalla paura e la vergogna ed ero anche riuscito a infilarlo per bene in bocca e muovere un pochino la lingua, ...

... come se l'impegno profuso in quel compito mi portasse via da quella realtà così imbarazzante.

La bottiglietta di cui mi ero completamente dimenticato, stava iniziando a scendere verso l'esterno nonostante fosse inserita al contrario, forse perchè il sederino era così abituato che non stringeva forte come prima e allora ne appoggiai la punta su un tallone e la rimisi dentro fino in fondo.

Nonostante tutto quello che stava accadendo sopra la mia testa, riuscivo a godere....il mio pisellino era durissimo!!!

"io sul momento nulla...."

proseguì Gino

"perchè se ne sono andati insieme ad altri tre amici verso i giardini, dove secondo me si è fatta riempire di cazzi ma poi l'ho beccata mentre tornava

da sola e l'ho trascinata dentro il bar.

"E lei....insomma lui non ha protestato?"

"all'inizio si, ma poi ho tirato fuori il mio cazzone e lì si è visto di che pasta era fatta la zoccoletta......"

Gli stava facendo un racconto un po' personalizzato saltando la parte iniziale ma il succo del racconto purtroppo era vero: ero una grande zoccola, aveva ragione.

"cioè...?"

"appena lo ha visto e caduta in ginocchio e me lo guardava terrorizzata ma in completa adorazione"

"noooo..... che porco.... te lo sei fatto succhiare da un ragazzino....."

"intanto di ragazzino ha solo un piccolo cazzetto, per il resto è più femmina di Clara, poi non me lo sono fatto succhiare ma mi ha implorato lei di farlo"

"vai avanti"

disse lo zio con una voce che tradiva ...