Il racconto di Carnevale.
Data: 23/09/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Tibet
Rouen – Un Carnevale, un anno a caso fra il 1500 e il 1550. Aprono il corteo quattro uomini, un papa, un imperatore, un re e un folle. Si lanciano un pallone che rappresenta il mondo e che loro prendono a calci..: “IN MODO CHE NELLE LORO MANI ESSO.. IL MONDO.. ABBIA PARECCHIO A SOFFRIRE..” Il corteo è diretto verso il Tribunale dei Minchioni che esercita il suo arbitrio nei giorni di grasso. Esso sostituisce i tribunali ordinari della città in questi giorni di pazzia collettiva. Nel corteo i ceti sociali sono mescolati uno con l’altro mentre seguono due giganti di vimini raffiguranti un uomo e una donna che nella piazza vengono distesi uno sopra l’altra e raffigurano un gigantesco amplesso fra le risate e i palpeggiamenti generali. Non c’è donna che si nega, anzi le più ubriache vanno loro a tastare la zona del pube dei giovani. Sfilano carri... quello che trasporta “i folli” che danzano e fanno ridere gli spettatori, il carro dei “cornuti” che rappresenta la folta schiera di uomini famosi e no che hanno in comune l’essere stati messi in ridicolo dalle proprie mogli, poi ancora.. “i Balordi di Amiens”, “gli Orridi di Cambrai”, “I Diavoli di Digione” e “l’Abbazia del Malgoverno”.. I Giudici del Tribunale dei Minchioni, hanno dato disposizione che nei giorni di grasso i giovani nascosti dalle maschere hanno il diritto: “di studiare e mettere a profitto l’arte di amare” così che possa avvenire l’iniziazione dei maschi alla sessualità, una specie di apprendistato al ...
... matrimonio. Le donne della città sono avvisate, devono collaborare.. Si notano gruppetti che si imboscano nei vicoli, donne che rispondono agli inviti dei giovani e che tornano rosse in viso e con le vesti in disordine, per poi accettare nuovi compagni e tornare a scomparire... Sfila ancora L’Abate dei Minchioni seguito dal Patriarca dei Sifilitici, da personaggi allegorici: La Chiesa, il Lavoro, il Rischio, la Dissimulazione. E infine Madre Follia.. che fa la gara di pernacchie con i suoi figli... i Piccoli Pazzi. Dopo il rogo dei due giganti di vimini viene allestito il Tribunale. E’ presieduto dal Signore del Carnevale assistito dal Re degli Scapoli, dal Re della Gioventù e dalla Regina delle Giovani Spose, quelle appena maritate, per intenderci, che ancora non hanno figli. Il Tribunale esamina il caso di una donna, una giovane donna, bella e procace che viene a lamentarsi perché il marito non le dà modo di soddisfare la sua essenza di femmina... lui si sottrae e manca al suo legittimo “diritto di essere saziata...”. Un urlo di disapprovazione sale dalla folla e appena cessato... un giovane grida: -CORNUTO.. meriti le corna!- Il Signore del Carnevale batte con forza la sua mazza sul tavolo improvvisato che ha davanti. -SILENZIO.. branco di fannulloni senza Dio nè patria! Dò la parola alla nostra concittadina che ci dirà di cosa si lamenta- -Mi lamento... si! Una donna deve essere soddisfatta... ne ha il diritto! Non mi basta... mi accende e non riesce a spegnere l’incendio che mi ...