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Il racconto di Carnevale.
Data: 23/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Tibet
... CIO’ SI INTENDE ANCHE LE SUORE DEL CONVENTO DEVONO AVERE PIÙ AMANTI AFFINCHÉ POSSANO ESSERE SODDISFATTE. Ora una domanda... chi si propone alla nostra graziosa concittadina come amante?- -IO... IO... IO... IOOOOOOO...!– Mille sono i maschi che si propongono e la donna si ritiene in grado di soddisfarli tutti, uno dopo l’altro. Ma per primo vuole Messer Grossa Verga che già le ha messo le mani sotto la gonna e la sta toccando fra le cosce, se lo vuole portare nel primo vicolo, appoggiarsi alla parete con le mani e dargli il premio per il suo intervento... Il marito? E chi se ne importa dei mariti a Carnevale? I mariti sono dei problemi, cosa da affrontare in tempi di Quaresima! Nota dell’autore? Non solo fantasia, eh? Tutto questo ha un fondo di verità. Il carnevale? Certo che nel corso degli anni la chiesa, ipocrita e liberticida, ha di molto limitato il fenomeno iniziale del carnevale. Quel mondo al contrario che era sempre più critico nei confronti del mondo cosiddetto “normale” e che fungeva da valvola di sicurezza, in antagonismo con quello legato a pastoie di convenzionalità e privo di quella salutare pazzia che fa degli estemporanei eccessi la possibilità di guarire dal “mal di vivere”.. Critiche e accuse di paganesimo e immoralità? Ma noi... pazzi... andavamo in maschera pochi giorni all'anno e voi? Voi lo siete sempre stati travestiti da persone furbescamente perbene! Firmato: Un pazzo..